"Solo in Serie D si retrocede per Covid 19": 31 club diffidano la FIGC
Ecco il comunicato ufficiale delle squadre: "Diffidiamo la Figc di recepire l'aberrante proposta delle 36 retrocessioni in Eccellenza con l'avvertimento di perseguire ogni via legale"
Sono 31 alla fine le squadre che protestano e diffidano la federazione per la richiesta di retrocessione in Eccellenza: ecco il comunicato ufficiale.
“Si fa seguito alla illegittima, irricevibile ed umiliante proposta dell’ultimo Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti che vorrebbe sancire oltre che la sospensione dei campionati pure la retrocessione delle ultime quattro squadre classificate di ogni raggruppamento senza che queste ne avessero terminato sportivamente la disputa (ed impedendo loro di ottenere la salvezza sul campo); peraltro, in un momento storico terrificante a causa del Covid-19 (saremmo l’unico esempio negativo di tutto il panorama nazionale). Per tali ragioni, si è ritenuto doveroso, in data odierna, diffidare la FIGC dal recepire la aberrante proposta della Lega Nazionale Dilettanti con l’avvertimento che, in difetto, si faranno tutta una serie di azioni giudiziarie a tutela di diritti violati sportivi e patrimoniali. Della circostanza sono stati resi edotti il Presidente del Consiglio Prof. Giuseppe Conte, il Ministro della Sport Dott. Vincenzo Spadafora, il Ministro del Lavoro e delle politiche Sociali Dott.ssa Nunzia Catalfo ed il Presidente del CONI Dott. Giovanni Malagò.
UN DANNO SOCIALE ENORME PER I TERRITORI E PER I SINDACI. A parte la mancanza di ratio sportiva e giuridica della proposta di cui sopra, ciò che ne scaturirebbe sarebbe molto grave, ovvero la possibilità di mancata iscrizione di 36 realtà sportive di tutta Italia, di importante riferimento nel territorio di appartenenza (molte delle quali colpite pesantemente dalla pandemia), che non accetterebbero tale bulgara retrocessione, non iscrivendosi più a nessun campionato; con la conseguenza che verrebbero meno anche i relativi settori giovanili che ospitano migliaia di atleti di ogni categoria, con un impatto su tante famiglie. In merito, abbiamo già ricevuto l’appoggio di tutte le amministrazioni locali che si sono impegnate a coadiuvarci in questa nostra “battaglia” sportiva e sociale.
LA SOLUZIONE ESISTE ED E’ STATA GIA’ SPERIMENTATA IN PASSATO. Basterebbe bloccare totalmente le retrocessioni per la stagione sportiva corrente, per la causa di forza maggiore di cui sopra, proponendo che, in via transitoria, nella stagione 2020/21, vi sia un aumento delle squadre in Serie D, prevedendo un riequilibrio del numero dalla stagione sportiva successiva, includendo magari più retrocessioni nella prossima stagione sportiva; anche se questa non è l’unica soluzione, ce ne sono altre egualmente valide che possono essere considerate. Viceversa, si dubita fortemente che la riforma organica dell’ordinamento dello sport come ventilata sia di pronta realizzazione ai fini della risoluzione del grave problema in atto.
Si comunica, infine, che il Gruppo “Serie D, Salviamoci” verrà coordinato dall’Avvocato e Presidente del Grumentum Val D’Agri, Antonio Petraglia e dal portavoce Antonio Erario".
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La voce delle squadre è chiara e si racchiude in un pensiero espresso da tutte le società: “Tutto è avvenuto in nome di una totale autonomia decisionale nei campionati regionali, guarda caso proprio nell’anno in cui si rinnovano proprio i Comitati Regionali”.
Alla fine è esplosa dunque la protesta delle 36 squadre di Serie D, retrocesse in pratica d’ufficio nell’ultimo Consiglio della Lega Nazionale Dilettanti. Una proposta, quella di far scendere in Eccellenza, le ultime quattro dei nove gironi di D che ha fatto scattare la reazione delle stesse squadre.
Su iniziativa del presidente del Gruentum (Girone H), l’avvocato Antonio Petraglia, si è formato il comitato “Salviamoci” per far valere i diritti di queste squadre che, dalla sera alla mattina, si sono ritrovate in Eccellenza. Una svolta votata dai consiglieri nel corso del Consiglio della Lega Nazionale Dilettanti che ha, allo stesso tempo, chiesto che per i campionati regionali siano gli stessi Comitati a scegliere la linea di condotta. Salviamoci si è rapidamente diffusa tra tutti i presidenti, con una adesione praticamente totale a questa iniziativa. L’idea del gruppo è quello di far sentire la propria vice in ogni modo anche nelle sedi romane considerando due le date decisive in tal senso.
Il 28 maggio il confronto tra i rappresentanti del Governo (il presidente Conte e il ministro Spadafora) con i rappresentanti della Figc prima dell’attesissimo Consiglio Federale in programma il 3 giugno. E’ questa la data delle date in cui si conoscerà il futuro del calcio italiano, in particolare per Lega Pro e soprattutto Lega Nazionale Dilettanti. Non si arrendono dunque le 36 squadre, all’interno delle quali ci sono anche due rappresentanti marchigiane come la Sangiustese e la Jesina, rispettivamente quart’ultima e ultima nel girone F.
Se il 3 Giugno la proposta relativa alle 36 retrocessioni dalla D all’Eccellenza fosse ratificata, di sicuro ci sarà un immediato ricorso in ogni sede possibile (in ambito sportivo un solo grado di giudizio - Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni - mentre in ambito civile restano possibili i ricorsi al Tar e Consiglio di Stato).