Barbiere dell'ospedale ruba ai pazienti: a processo
Una volta smascherato il 70enne era stato denunciato. Adesso dovrà spiegare tutto davanti al giudice
FERMO. Si presentava come il barbiere dell’ospedale, ma, oltre a radere i pazienti, li ripuliva di tutti i loro averi. Alla fine, però, grazie alla segnalazione del personale del Murri e al pronto intervento degli uomini della sicurezza privata della Fifa Security, era stato smascherato e consegnato alla polizia. Nei guai è finito R. B., un 70enne di origini teramane, considerato una sorta di Arsenio Lupin degli ospedali di tutta Italia. L’uomo è stato rinviato a giudizio per furto aggravato e per questo motivo dovrà comparire davanti al giudice. La sua scorribanda fermana aveva registrato un brusco stop nell’ottobre 2019, quando, dopo la segnalazione dei sanitari del reparto di Gastroenterologia, diretto dal professore Giampiero Macarri, era stato assicurato alla giustizia il noto borseggiatore, che aveva appena commesso dei furti all’interno dell’ospedale. La cattura del ladro era stata possibile grazie all’intervento del servizio di sicurezza interna del Murri, gestito dal brigadiere capo Salvatore Frassino, con l’ausilio dell’agente Roberto Calvaresi. I due, dopo un breve inseguimento, avevano fermato il finto barbiere, richiedendo l’intervento degli uomini della questura. I poliziotti erano intervenuti immediatamente sul posto ed avevano proceduto all’identificazione dell’uomo, per poi condurlo in questura. Era emerso così che il finto barbiere era noto in tutta Italia ed aveva già ricevuto 25 fogli di via da vari territori per i furti in diversi ospedali messi a segno con la medesima tecnica. Per lui era scattata la denuncia a piede libero, quindi il rinvio a giudizio.
(FONTE: Il Resto del Carlino)