Arianna Felicioli dal calcio a 5 all'Ancona Respect: "Qui valori veri"
Ascolana, si è trasferita nella città capoluogo di regione per motivi di studio
Arianna Felicioni, 22 anni, gioca da centrocampista all’Ancona Respect (vedi il campionato femminile). Ascolana, si è trasferita nella città capoluogo di regione per motivi di studio.
Raccontaci la tua esperienza da calciatrice e come ti sei trovata nel calcio a 11 considerando che provenivi dal calcetto.
"Sono sempre stata affascinata dal mondo dello sport ed in particolar modo dal calcio. Fin da piccola ho sempre giocato nei pressi di casa, insieme a mio fratello e a un nostro vicino. Ho avuto il primo approccio in una squadra all’età di circa 12 anni con una società di calcio maschile, per poi spostarmi a 14 nel calcio a 5 sperimentando tutti i ruoli possibili a partire dal centrale, poi pivot ed in fine sono entrata a far parte di “quel mondo di masochisti dei portieri” (come diceva sempre una mia compagna di squadra). Il calcio a 5 è stata e sarà sempre una parte fondamentale della mia vita, specialmente la squadra che mi ha accompagnata in 6 lunghi ed intensi anni a cui devo tanto, sia in ambito sportivo sia soprattutto in quello personale".
Come hai vissuto la pandemia con la passione del calcio?
"Nell'anno in cui tutto il mondo si è fermato a causa del Covid, io stavo per affrontare la maturità e, poco dopo, una volta superato il test d’ingresso di professioni sanitarie, ho iniziato l’università ad Ancona. Ho subito capito che senza giocare non potevo stare, ed ho iniziato la mia attività di ricerca per una nuova squadra di cui far parte. Ho scoperto così il mondo dell'Ancona Respect, attraverso i canali social. Avevo voglia di mettermi alla prova in questa nuova disciplina, così simile ma altrettanto differente da quello che rappresenta per me il calcio a 5. Ho deciso di contattare uno dei numeri trovati in un post su Facebook e mi sono ritrovata a parlare con Silvana, presidentessa della società".
Come ti definisci come ragazza?
"Sono una persona terribilmente timida, cercavo di sembrare il più educata e "professionale" possibile! Adesso, invece, che conosco meglio società e compagne, Silvana compresa, sorrido pensando a quanto fossi tesa e nervosa. Tutti quelli incontrati in questi pochi mesi si sono rivelate persone d'oro, con un gran cuore e con cui poter essere se stessi senza preoccupazioni".
Quali valori hai trovato in questa società?
"Uno dei motivi per cui ho voluto far parte di questa squadra, oltre a quelli sportivi, sono per via di tutti i valori che mi hanno trasmesso tramite i post di Facebook: ho visto spirito di umanità molto alto e che rispecchia a pieno i miei valori e le mie convinzioni. Sono contenta soprattutto del fatto che tutti questi principi e valori sono stati confermati una volta entrata in società e che non fossero solo fatti di copertina, come spesso accade. Penso che lo sport sia uno strumento fondamentale per crescere, per comprendere il rispetto per gli altri, l'uguaglianza, la forza che si ha dentro e, cosa altrettanto importante, insegna come affrontare i problemi e le difficoltà che la vita ti mette davanti, come gestire l'ansia, l'importanza dell'impegno e della costanza. Lo sport, se insegnato con i giusti valori, insegna a vivere e, da come ho visto in questi mesi, l'Ancona Respect lo fa in modo eccellente".