D'Artagnan: "Scouting e settori giovanili volano del sistema-calcio"
Intervista al referente Academy e osservatore Ternana 1925 per Marche e Abruzzo
POTENZA PICENA. Diego D’Artagnan (foto) è il referente Academy e osservatore Ternana 1925 per le regioni Marche e Abruzzo.
Mister, come stai vivendo questo periodo?
“A casa come tutti, ma con la fortuna di vivere in campagna senza dover subire le costrizioni dello stare rinchiuso in condominio, diciamo che così la quarantena è meno traumatica. Durante le giornate leggo moltissimo, dai quotidiani ai libri autobiografici di Cruijff, due di Ancelotti, Allegri, Petrini, Baggio, oppure il libro di
G.De Feis sull’argomento della “Cultural Intelligence nel calcio“ che consiglio particolarmente. In questi giorni sto terminando Spillover di D.Quammen. Ma anche libri su argomenti di tattica e scouting scritti da colleghi professionisti e di caratura nazionale,come Borri e Zunino. Poi pubbliche relazioni attraverso i social e Skype e molti aggiornamenti tecnici con i webinar dell’Aiac. Studio e relaziono nuovi giocatori e nuove metodologie di allenamento attraverso le principali piattaforme fornitemi dal Settore Tecnico di Coverciano. Diciamo che le giornate passano. La cosa più pesante è stata quella di non poter rivedere i genitori ma ora, con la parziale riapertura, un salto lo farò quanto prima“.
Sei favorevole o contrario alla ripresa dei campionati?
“Da sportivo e appassionato di calcio quale sono, avrei voluto il prosieguo dei campionati, senza blocco alcuno.
Ma siccome c’è la salute di mezzo, trovo non solo giusta la decisione presa di bloccarli ma addirittura, dipendesse da me, non li farei nemmeno ripartire. E sicuramente andrà a finire così, al 99%, sia per i professionisti, quindi A,B e C, che per i dilettanti“.
Che calcio troveremo alla ripartenza?
“Per certi versi come lo abbiamo lasciato. Per altri, più “affamato” ma anche più povero in danari. L’importante è che non lo sia nei valori. Credo che sarà un calcio anche più meritocratico o almeno lo voglio pensare, in cui chi fino ad oggi ha “giocato” con le fatture o chi per allenare ha portato sponsor, avrà problemi. Per chi si è comportato sempre bene, non dovrebbe cambiare nulla. E comunque al netto delle eventuali difficoltà, non è detto che sarà meno bello, anzi. Chi negli anni passati ha avuto la lungimiranza di investire nel settore giovanile, oggi, se lo ritrova, chi invece lo reputava un costo, potrebbe rischiare anche di scomparire dalle scene.
Certamente bisogna, sotto alcuni aspetti, ripensare un calcio diverso per il futuro, ancor più strutturato e qualificato. E non mi riferisco nell’esibire le targhette apposte all’ingresso dei campi. Così come credo fermamente che bisognerebbe che le società capissero l’importanza, anche nei dilettanti, di fare scouting. Con persone qualificate, professionali e professionisti del settore. E qui torna utile una soluzione ad “hoc” che ho da diverso tempo” .
A proposito di scouting, ci vuoi parlare del tuo incarico?
“Sono alla mia seconda esperienza nell’ambito dello scouting e devo dire che mi piace molto. La prima la ebbi con l’Empoli dal 2006 al 2010 e fu davvero un esperienza molto formativa e interessante.
L’accordo con la Ternana arriva a Febbraio e di questo devo ringraziare il Pres.Bandecchi e il vice Tagliavento, ma purtroppo, subito dopo è arrivato il blocco dei campionati giovanili. Ora si sta lavorando in prospettiva 2020/21, ma c’è prima da capire come evolveranno le cose. Il mio ruolo è di osservatore e referente Academy per le regioni Marche e Abruzzo. Rimanendo nell’ambito della nostra regione, ma vale anche per tutte le altre, sono fermamente convinto che i talenti ci siano. Bisogna saperli intercettare dando poi loro un opportunità“.