Vigor Senigallia tra presente e futuro. Parla Loris Servadio
SENIGALLIA. Vigor Senigallia tra presente e futuro. Il responsabile tecnico del settore giovanile rossoblu Loris Servadio (foto) parla a 360 gradi del settore giovanile vigorino, uno dei più attivi della regione.
Servadio, secondo lei è stato giusto fermare fin da subitissimo i campionati giovanili?
«Credo di sì, è stata una misura largamente richiesta dalle società perché si era percepito subito che quello che stava succedendo non era una cosa semplice da gestire. Si è cercato in tutte le maniere di far arrivare il messaggio a chi di dovere».
Sergio Schiavoni della Giovane Ancona ha proposto di far tornare a giocare i ragazzi negli impianti sportivi, che ne pensa?
«Concettualmente è un discorso logico, ma c'è il problema dei protocolli medici da rispettare e delle responsabilità, come società sportive siamo legati a dei vincoli e non possiamo concederci la libertà prendere una decisione così importante. Come idea è giusta, perché ai ragazzi bisogna dare la possibilità di liberare energie, ma c'è l'aspetto medico che governa. È vero anche che la nostra mentalità è sempre quella di preoccuparsi e avere come primo pensiero la sicurezza, forse servirebbe anche più coraggio. Ad esempio in Germania il calcio sta ricominciando».
Quanto è deleterio tenere i ragazzi lontani dai campi?
«Questo periodo di chiusura totale ha inciso sul modo di comportarsi nei ragazzi. Sono esuberanti, abituati a esprimersi nelle manifestazioni che glielo consentono e una di queste era il cacio. Tutto questo ha tolto una delle condizioni migliori per esprimersi. Dal canto nostro abbiamo cercato in tutte le maniere di interpretare la quarantena con un'altra visione: abbiamo impegnato i ragazzi con progetti, dandogli una possibilità di allenarsi tramite computer. Gli allenatori sono in contatto con loro, hanno prodotto video e molto materiale interessante. Abbiamo cercato di tamponare dandogli qualche piccola cosa da fare. È normale che tutti si preoccupino di quello che potrà succedere. Siamo stati costretti a sospendere allenamenti, tornei, il camp a Sestola. Ma voglio rassicurare tutti dicendo che la Vigor c'è e ci sarà, tutte le difficoltà e le problematiche saranno affrontate nel migliore dei modi. Parleremo con tutte le famiglie alle quali mando un messaggio di serenità, spero di rivederle tutte quante appena ci sarà la possibilità».
Come avete affrontato il problema quote?
«Abbiamo preso un impegno con tutte le famiglie di valutare e rimodulare le situazioni. I genitori devono stare tranquilli, perché il settore giovanile della Vigor Senigallia non lascerà che qualcuno possa lamentarsi di qualcosa».
Progetti per l'immediato futuro?
«Gli allenatori seguono webinar e conferenze di aggiornamento, io stesso partecipo a un incontro settimanale con rispettivi responsabili di tante società d'Italia. Il Comitato Regionale ci tiene informati e abbiamo fatto due incontri da casa col Coordinatore Federale Regionale Floriano Marziali, insieme a tutti i responsabili delle società delle scuole calcio Elite della regione. Seguiamo i protocolli dei Centri Federali e siamo sempre impegnati. Così come i nostri ragazzi, perché i tecnici li tengono sulla corda settimanalmente dando loro dei compiti».
(FONTE: CORRIERE ADRIATICO)