I presidenti di 1^ cat. "Andare avanti non è rispetto, ma pura follia"
I dirigenti delle società rispondono a mister Buratti e confermano la loro contrarietà all'inizio in tempi brevi della stagione agonistica
Il gruppo dei presidenti di Prima categoria, coalizzatosi in questo ultimo periodo per gestire la pandemia, non accetta le parole odierne di mister Buratti, rilasciate al nostro portale. Riceviamo una nota che di seguito pubblichiamo integralmente:
“Non possiamo accettare, nella maniera più assoluta, le esternazioni a ruota libera di mister Buratti. Vogliamo ricordare, a chi lo avesse dimenticato, che siamo società composte da persone serie e ci consideriamo le travi portanti del sistema calcio nella nostra regione. Alcuni di noi sono ormai da decenni in questo ambiente e, al di la di tutte le congetture del mister, l’unico motore che anima le nostre azioni è una sconfinata passione per questo sport. Il nostro obiettivo è quello di non mettere a repentaglio la salute dei nostri tesserati e salvaguardare le famiglie e i posti di lavoro. Sul fatto che non rispettiamo le idee degli altri - sottolineano i presidenti – ci permettiamo di ricordare a mister Buratti quello che è successo nella scorsa stagione, quando tutti abbiamo accettato senza batter ciglio le decisioni della Federazione che imponeva la fine del campionato con 7 gare di anticipo. Per salvaguardare questo sport, ognuno di noi ha fatto un passo indietro, si è rimboccato le maniche e ha iniziato a lavorare per il futuro, senza addossare colpe e senza correre dietro a sciocche dietrologie".
"Ora ci si chiede addirittura di farci da parte, di non avere il coraggio di andare avanti o di avere degli interessi nascosti. Lasciamo stare per cortesia! Le cose sono alla luce del sole e tutti possono valutare con la propria testa. Ci chiediamo: che senso avrebbe iniziare? E dopo 3 o 4 gare, tra rinvii e posticipi, essere costretti a fermarsi per un lungo periodo. Da questo punto di vista crediamo che il campionato di Eccellenza sia una valida dimostrazione di ciò che ci aspetta. Fermarsi dopo, ma senza sapere a cosa si andrà incontro. Qualcuno sa dirci come evolverà la pandemia? Crediamo proprio di no. Correre inutilmente i rischi, sulla nostra pelle e quella dei nostri tesserati e delle loro famiglie, non è coraggio, per noi è pura follia! E nel caso signor Buratti, non è detto che a dimettersi debbano essere i presidenti, qualche volta potrebbero essere anche gli allenatori a farlo!”.