Tridici: "Questo stop forzato inciderà sul carattere dei ragazzi"
Parla il direttore tecnico del settore giovanile dell'Elpidiense Calcio Junior
SANT'ELPIDIO A MARE. Claudio Tridici (foto) è il direttore tecnico del settore giovanile dell'Elpidiense Calcio Junior. "Dopo questa pandemia ci sarebbero da fare considerazioni su due piani di discussione - sottolinea - per quello che riguarda il discorso giocatori e per quello che riguarda il discorso società".
E argomenta: "Per quello che riguarda i ragazzi, penso che se da una parte è vero che uno stop così lungo ha fatto perdere loro del tempo prezioso per arricchire la loro crescita sotto il punto di vista fisico-tecnico-coordinativo e per le categorie più grandi anche tattico, dall'altra stanno facendo un'esperienza che metterà a dura prova il loro aspetto caratteriale. E' vero che quasi tutti i mister si sono organizzati per far allenare i loro ragazzi a casa tramite le piattaforme on line, ma tenersi allenati costantemente per un lungo periodo così distanti per un ragazzo non è facile; chi di loro riuscirà ad avere la costanza e la voglia di farlo, sono sicuro che ne uscirà molto più forte sotto tutti i punti di vista ma in special modo sotto il profilo della passione e dello spirito di sacrificio che nello sport è fondamentale". "
Tridici parla poi dell'aspetto economico-organizzativo che riguarda le società: "In un momento di difficoltà economiche come quello che stiamo vivendo e che sicuramente vivremo per il prossimo periodo, secondo me, se non ci saranno degli aiuti da parte della Federazione o chi per essa, le società storicamente più organizzate, sotto tutti i punti di vista, saranno leggermente più agevolate; le altre faranno molta più fatica a venirne fuori, e quelle che ci riusciranno lo faranno con mezzi di fortuna e con le vele ammainate, e di conseguenza a discapito di numerosi giovani che ne pagheranno le conseguenze. Forse questa situazione riuscirà nell'intento di far fare squadra nel momento di difficoltà e magari ci sarà finalmente il miracolo di vedere nuove società ma più forti e organizzate nate proprio dalle ceneri di tante più piccole che stavano in difficoltà da sole".