Andrea Crucianelli entra nella famiglia della Yfit Macerata femminile
MACERATA. La famiglia Yfit Femminile si allarga: il nuovo volto è quello di Andrea Crucianelli (foto). 37 anni anagrafici, 16 anni spesi sui campi da calcio ad allenare. Ha iniziato nelle fila della Vis Macerata, per poi passare alla Maceratese. Da 4 anni è responsabile tecnico della Vigor Macerata. Due passioni costanti, quella per il calcio allenato e per la città di Macerata e un filo conduttore: la voglia di spendersi in campo per far crescere nuove generazioni di calciatori, trasmettendo loro passione e dedizione. Da oggi però la sua professionalità è messa al servizio di un’altra crescita, quella del settore giovanile del calcio femminile maceratese che ha visto negli ultimi anni un aumento esponenziale di interesse e curiosità da parte di molte giovani atlete. Non ci resta che conoscerlo meglio.
Andrea la tua esperienza e la tua preparazione ci è nota, ma l'abbiamo sempre associata al calcio maschile, come mai questa scelta di buttarti nel mondo in rosa?
"Non ho mai cercato popolarità o realizzazione personale nel calcio ma ho sempre valutato e accettato le sfide difficili che mi venivano proposte dai presidenti. La prima volta che ho incontrato il presidente Massimiliano Avallone ho visto una persona molto determinata e con dei progetti importanti in testa; questo mi ha motivato e ho deciso di intraprendere questa nuova sfida per provare a fare qualcosa di positivo e dare il meglio".
Siamo curiosi di sapere quali sono le tue aspettative prima dell'inizio di questa esperienza. Come ti immagini la tua stagione?
"Il calcio è sempre quello ma con interpreti diversi, sarà una bellissima scoperta capire e vedere la motivazione che spinge queste bambine e ragazze a praticare questo sport, già il fatto che lo hanno scelto è un chiaro segno di grande personalità e determinazione".
Quale contributo pensi possa apportare Andrea Crucianelli alla YFIT?
"Ho trovato uno staff coeso, con persone che si sono spese molto per il calcio femminile e conoscono perfettamente questa realtà. Credo che sarà semplice unire e mettere a disposizione le mie esperienze e conoscenze con le loro per far sì che si possano ottenere risultati importanti. Con ruoli diversi, lo staff deve essere, in particolar modo per le giovani, come una famiglia per cui l'obiettivo è quello di lavorare perché i genitori e le ragazze trovino in noi dei punti di riferimento e delle risposte sportive e educative adeguate".
Il calcio femminile sta crescendo, merito anche del palcoscenico dei mondiali femminili dello scorso anno. Alcuni genitori, però sono ancora scettici all'idea di fare giocare le loro bimbe a calcio. Cosa ti senti di poter dire loro?
"Il primo consiglio è quello di togliere i pregiudizi, ad esempio come quello che giocare a calcio fa diventare mascolini o che ci si rovina le gambe. Il calcio è uno sport come gli altri e di conseguenza cura la mente e il fisico. In ultimo, non perché meno importante, se una bambina o ragazza chiede di giocare a calcio credo che sia più che sufficiente farglielo praticare".
Ti abbiamo un po' conosciuto...ora svelaci però che ruolo avrai all'interno dello staff nel prossimo anno?
"Il mio ruolo nella prossima stagione sarà quello di responsabile tecnico del settore giovanile e allenatore della U15".