“Mi auguro che si possa tornare alla normalità il prima possibile, che termini l’emergenza sanitaria, che si possa riprendere a giocare. Ci saranno delle difficoltà, ma il pallone è una passione forte, sei mesi senza calcio sono stati davvero duri”. Elia Curzi (foto grande),
figlio d’arte, quest’anno è tornato a guidare l’attacco dell’
Urbis Salvia, allenato da Cristian Cervelli.
“Sono tornato all’Urbis Salvia per il forte legame di amicizia che mi lega all'ex presidente Maurizio Piccinini. E’ stato lui a chiedermelo”.
Dieci le reti messe a segno da Elia Curzi due anni fa ad Urbisaglia, altre dieci nell’ultimo campionato di Prima categoria con la maglia del CSKA Amatori Corridonia: “Potevano essere di più se non ci fosse stato lo stop ai campionati a causa del Covid 19” - dice il diretto interessato. “La società dell’Urbis Salvia ha allestito una squadra competitiva. C’è voglia di riscattarsi dopo la salvezza ottenuta grazie al blocco delle retrocessioni”.
Non c’è ancora una data precisa per la ripresa dei campionati dilettantistici, indicativamente dovrebbe essere a fine ottobre: “Questo senso di incertezza pesa” - fa Elia Curzi.
Il papà Fausto (foto piccola), docente al Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Macerata ed allenatore dei Primi calci della Moglianese, è stato un grande attaccante: “Per me è stato un esempio in tutto – spiega Elia - Mi ha trasmesso i valori fondamentali della vita. Non mi ha mai fatto pesare il fatto di essere stato un grande giocatore. Da piccolo giocavo a tennis, per lui era importante che praticassi lo sport che più mi piaceva. La passione per il calcio è venuta più tardi. E’ sempre stato critico con me. Consigli? Certo che me ne ha dati, sempre, anche se abbiamo caratteristiche diverse. Non sono riuscito a fare quello che ha fatto lui, ma non importa, non ho sofferto il paragone con mio padre. Sono fortunato ad avere due genitori come quelli che ho, li ringrazio”.
Il calcio deve essere una passione, questo è il messaggio lanciato da Fausto Curzi al figlio. “Ho studiato, mi sono laureato in Economia e Diritto a Macerata. Vorrei diventare insegnante come i miei genitori, mi piace stare con i ragazzi, i bambini. Alleno anche una squadra giovanile a Mogliano”.