Abbate (Città Civitanova): "Prima la salute nostra e dei nostri cari"
CIVITANOVA MARCHE. Nel suo primo anno di vita, dopo aver raccolto l’eredità del Real Citanò, il Città di Civitanova non ha potuto disputare il campionato di Seconda categoria. Le ben note vicende legate allo sviluppo della pandemia hanno impedito l’inizio della stagione regolare. Sulle eventuali possibilità di una ripresa abbiamo voluto sentire il parere del giovane presidente, nonché difensore della squadra civitanovese, Giordano Abbate (foto).
“E’ ovvio che per la nostra prima stagione ufficiale – ci dice il presidente - speravamo di fare qualcosa di diverso. L’estate scorsa, anche grazie al lavoro del nostro direttore sportivo Emanule Trisciani, abbiamo allestito una buona squadra, tutta formata da ragazzi locali, che avrebbe potuto fare una dignitosa figura in campionato. Il Covid-19 ed il protrarsi della pandemia ci hanno impedito di scendere in campo, ed per questa stagione credo che ormai non ci siano più le possibilità. Riprendere la preparazione forse ad Aprile, per disputare poi una decina di gare non avrebbe alcun senso, metterebbe solo a rischio la salute di atleti, dirigenti e tecnici e soprattutto le famiglie di ognuno di loro. I direi che per ora è meglio seguire l’andamento del virus, lo sviluppo del piano vaccinale, poi ad agosto, sperando che la situazione sia migliore, si potrebbe pensare a ripartire in tutta sicurezza. Il calcio ci piace e naturalmente non vediamo l’ora di poter tornare in campo, ma dobbiamo farlo solo quando saremo sicuri di non recare danni a noi stessi e alle persone che sono accanto a noi e ci vogliono bene”.