Buratti: "Giocano ovunque! Nelle Marche il Covid-19 è una scusa"
Il tecnico maceratese non condivide affatto le prese di posizione di molti presidenti ed è favorevole al regolare inizio della stagione
Non riesce proprio a digerirla questa situazione di incertezza mister Roberto Buratti (foto), da questa stagione sulla panchina del Casette Verdini (Prima categoria). Le assemblee degli ultimi giorni e le voci che si rincorrono sulla partenza o meno dei campionati, a suo giudizio, non stanno facendo altro che peggiorare una situazione già delicata.
“Io rispetto le convinzioni di tutti – ci dice il tecnico – ma allo stesso modo gli altri dovrebbero rispettare le mie opinioni e di coloro che la pensano come me. Non si può impedire di giocare a chi ne ha voglia, si è allenato seriamente per due mesi e non presenta nessun sintomo di malattia. Lo stesso Governo centrale l’altro giorno ha confermato la validità dei campionati dilettantistici, in pratica in tutta Italia si gioca e qui nelle Marche stiamo spaccando il capello in quattro. Se alcuni presidenti sono in difficoltà – continua Buratti - basta che lo dicano, possono dimettersi, hanno la facoltà di tirarsi indietro e non giocare, ma non possono impedire a chi rispetta le norme di scendere in campo. In pratica ci si chiede di fasciarci la testa, ma nessuno può dire che ce la romperemo. Vogliono costringerci a fare una cosa sulla quale in tantissimi non siamo d’accordo, si parla di rispetto delle idee altrui, ma non mi sembra che in questo caso le opinioni di allenatori e calciatori vengano prese in considerazione”.
Buratti è un fiume in piena: “Dicono che a pensar male si fa peccato, ma io lo faccio lo stesso e non vorrei che tutta questa attenzione al Covid, da parte dei presidenti, non fosse altro che una bella scusante per coprire le loro mancanze. In pratica, nell’attuale situazione economica è più che probabile che molti degli sponsor delle società abbiano fatto marcia indietro, ora non avendo la disponibilità del budget ed avendo fatto delle promesse, prendono al balzo la palla del Covid-19 cercando di rinviare tutto al prossimo anno. Con ciò – sottolinea l’allenatore maceratese – non dico che dobbiamo sottovalutare la pandemia, ma tutti ci siamo organizzati per combatterla osservando in maniera rigida il Protocollo FIGC, probabilmente per un certo periodo dovremo abituarci a convivere con questo problema, ma intanto non possiamo sparire e fermare ogni tipo di attività. Anche da un punto di vista economico il calcio in Italia muove un’economia di enormi dimensioni, dall’abbigliamento, alla ristorazione ecc.., fermare tutto in previsione di eventuali problemi lo trovo demenziale. Credo che la cosa migliore da fare – conclude mister Buratti - sia partire nel rispetto delle regole ed andare avanti, poi nel caso vi fossero problemi enormi, faremo sempre in tempo a fermarci, ma bloccarsi prima di partire è una mancanza di rispetto verso allenatori, calciatori e tutti coloro che ogni settimana seguono il calcio dilettantistico con grande passione”.