Stop ai campionati: c’è chi dice no!
Molti allenatori del maceratese si schierano a favore del regolare avvio della stagione.
Stasera ci sarà il primo confronto programmato tra le società di Promozione e il Comitato Regionale, teso ad appianare le divergenze e valutare l’eventuale partenza del campionato tra una settimana. Ad Ancona alle ore 17,30 presso la sede di Via Schiavoni, si troveranno dunque i dirigenti delle 36 società di Promozione ed i vertici della FIGC Marche. Un confronto che potrebbe rivelarsi già decisivo per le sorti del calcio regionale, preceduto da una presa di posizione piuttosto netta di un nutrito gruppo di allenatori, in maggioranza del girone D di Prima categoria.
I tecnici pur non negando le problematiche legate alla diffusione del Covid-19, sono decisi ad andare avanti e disputare regolarmente la stagione. Non intendono buttare via oltre due mesi di lavoro, di allenamenti, di partitelle e di qualche amichevole, disputata nelle rispetto di tutte le regole. E’ loro opinione che non sia giusto fermare il movimento calcistico regionale per qualche caso sporadico che, tra l’altro, si è poi risolto velocemente e nel migliore dei modi. La generale attenzione alle regole, portata avanti da tutte le società con grande responsabilità, sommata ad una interpretazione del protocollo che vedrebbe in quarantena solo l’eventuale tesserato positivo, lasciando tutto il gruppo squadra libero di continuare a svolgere la normale attività, non creerebbe assolutamente nessun problema. Si sottolinea che questo giochetto di far finta di partire e poi di fare marcia indietro, pregiudica gravemente il lavoro svolto ed impedisce una seria programmazione anche per il prossimo futuro, visto che non si capisce bene quando dovrebbe eventualmente poi partire la stagione. Gli allenatori non vogliono essere gli agnelli sacrificali di tutto questo movimento di opinione che si sta organizzando e qualcuno sottolinea amaramente: “Prima ci hanno fatto allenare, poi non vogliono che si giochi, il lavoro fatto in poco tempo non servirà più a nulla. Ora tutti buoni e bravi! Ma lo sappiamo bene che quando si partirà (se si partirà) dopo due sconfitte dimenticheranno ogni bella parola e ci cacceranno senza pietà, fregandosene del Covid-19, della preparazione, della lunga sosta e delle tante belle promesse”. Insomma i mister alzano la voce e come parte in causa del movimento calcistico, vorrebbero maggiore ascolto e maggiore considerazione.