"Rinunciamo ai rimborsi passati. Evitiamo guerre tra poveri"
Il comunicato dei calciatori del Tolentino sul recente accordo ristoro LND-AIC. La risposta di Romagnoli: "Orgoglioso di questi ragazzi"
Riprendiamo dal portale ufficiale del Tolentino, il comunicato dei calciatori cremisi in merito al protocollo sottoscritto da L.N.D. ed A.I.C., in base al quale ai calciatori sarebbe dovuta una mensilità relativa alla scorsa stagione. Il presidente sella società Marco Romagnoli (che aveva dato un severo parere nei giorni scorsi) si è così espresso: " “Non intendevo minimamente sparare contro i nostri ragazzi ma contro chi non tutela né noi né loro. Sono orgoglioso di essere il presidente di questo gruppo”. Di seguito la lettera dei calciatori.
Noi tutti, calciatori dell’US Tolentino 1919, stretti come in campo da una comune idea, tenuto conto della grave situazione sanitaria ed economica che da mesi sta mettendo a dura prova famiglie e aziende, riteniamo opportuno rendere pubbliche alcune precisazioni, nonché la decisione che tale gruppo ha voluto intraprendere riguardante le spettanze a noi dovute al 15 Novembre, secondo il recente accordo LND-AIC. Non intendiamo ricevere, con questa, alcuna onorificenza ma ci teniamo a ribadire a gran voce l’alto valore umano e morale che ha sempre contraddistinto questo gruppo e questo staff, sgombrando il campo da incomprensioni o cattive interpretazioni che potrebbero aleggiare su di noi.
Nello specifico ribadiamo che:
- La stagione 2019/2020 conclusasi come noto in anticipo ci ha lasciato un insoluto di tre mensilità su dieci, cosa che per noi dilettanti che non abbiamo ingaggi da star è stato motivo di grandi difficoltà. I più sono stati “rimborsati” da tranches mensili di 600 euro, consentendo almeno di far fronte alle esigenze quotidiane. La maggior parte ha dunque subito delle perdite, altri invece non hanno neanche potuto usufruire di tale ristoro.
- Ognuno di noi in sede estiva ha espresso la profonda volontà di continuare a vestire questa maglia (cosa che tutt’oggi ribadiamo fortemente volendo continuare a far parte di questa splendida famiglia), andando in contro alle comprensibili e sopravvenute esigenze di budget della società, mettendo così da parte meri tornaconti economici che, buon per gli altri, albergano in altre realtà. Abbiamo fatto questo tutti con grande entusiasmo, partendo per il ritiro il 3 agosto, prima di molti altri.
- Continuando su questa scia e entrando nel merito di tale comunicazione, non è nuovo l’accordo siglato dalla LND e dal sindacato dei calciatori AIC, che prevede la corresponsione da parte della società dell’80% del totale annuo pattuito da contratto al netto del bonus dei 600 euro (per coloro i quali ne avessero usufruito). In sostanza, una mensilità meno il suddetto bonus. A tale importo oggi decidiamo di rinunciare in toto, pur ringraziando chi lotta per i nostri diritti in una categoria compresa tra i dilettanti con garanzie e tutele minime ma allo stato di fatto equiparabile ai professionisti in quanto a impegni. In questo modo, solleviamo la società da tale incombenza facendo un ulteriore passo verso di essa. Da parte nostra dunque solo tanto attaccamento a questi colori e a questo gruppo che intendiamo salvaguardare.
Ad oggi non riteniamo quindi necessarie “guerre tra poveri”, utili solo a destabilizzare ulteriormente un sistema già in grave difficoltà. Si adoperi dunque chi di dovere nelle opportune sedi affinché possano arrivare aiuti più concreti, anche da
leghe maggiori, per sostenere e non veder crollare definitivamente tutto il movimento dilettantistico, vero motore del sistema calcio. Tutto ciò, per far si che anche noi interpreti di provincia, cittadini comuni, possiamo fare a meno di ritrovarci, come spesso accade, tra incudine e martello.