1^ e 2^ categoria: le società del pesarese chiedono la ripartenza
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla FIGC Marche da parte delle società della provincia di Pesaro-Urbino che chiedono la regolare partenza dei campionati di Prima e Seconda Categoria.
In merito alla discussione in atto nell’assemblea sull’eventuale rinvio dei campionati, riteniamo utile fornire i seguenti spunti/considerazioni:
1 - Il posticipo di un mese dell'inizio del campionato non permetterebbe di aggirare l'emergenza COVID 19 purtroppo in atto e da agosto ad oggi ci è stato dato tempo per adeguarci al protocollo federale. Nessuno può garantire che tra un mese la situazione sarà migliore di quella di oggi.
2 – Riteniamo che la richiesta di rinvio dell’attività ad una settimana dalla partenza sia oramai tardiva. La riunione doveva essere richiesta e svolta ben prima così da evitare confusione e organizzare diversamente le attività connesse.
3 – Non riusciamo a capire la differenza di rischio contagio tra allenamenti, amichevoli e partite di campionato. In realtà come è facile intuire non ve ne sono e tutte le società da settembre stanno comunque svolgendo preparazione e amichevoli. L’eventuale positività di un ragazzo può nascere anche nella sfera personale/lavorativa e non necessariamente in quella sportiva, dunque le ripercussioni negli ambiti extra calcistici ci sarebbero comunque.
4 - Economicamente si è tenuto conto delle spese che tutte le società hanno già sostenuto ( iscrizione, visite mediche e rimborsi spese per citarne alcune ) e dell'aggravio che il rinvio di minimo un mese dei campionati porterebbero alle stesse?
5 - Si è considerato l'ultimo DPCM che recentemente ha sottolineato che lo sport dilettantistico non va fermato poichè è regolato da un protocollo che va rispettato? Qui invece si discute di rinviare non di 6 mesi ma di un solo mese…..
Riteniamo invece doveroso aprire un dibattito sulla coerente interpretazione da parte delle ASUR provinciali del protocollo stesso, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei casi positivi. E' urgente proseguire nella ricerca di univocità interpretativa da parte di tutti i soggetti.
In conclusione le società firmatarie si rendono dunque disponibili ad iniziare regolarmente la stagione come da calendari, rispettando il protocollo attualmente in uso e spronando la federazione per quanto possibile a ricercare una maggiore coerenza nella interpretazione dello stesso.