ELEZIONI FIGC. Diomedi: "Sto con Panichi per una comune visione"
Il Vicepresidente della Palmense ci racconta i motivi che lo hanno spinto ad accettare la candidatura per un posto di Consigliere nel prossimo Comitato Regionale. Affinità di idee e voglia di far crescere quel mondo del calcio che lo vede protagonista da oltre 30 anni
MARINA PALMENSE. Nell’intervista che ci ha gentilmente rilasciato nei giorni scorsi, il candidato alla Presidenza del Comitato Marche Ivo Panichi, tra i punti di forza del suo progetto, ha sempre messo in primo piano la qualità della squadra che lo supporta in questa avventura. Uno degli elementi di questa squadra giovane, ma allo stesso tempo dotata di grande esperienza, è Luciano Diomedi (foto). Vicepresidente della Palmense, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Macerata e membro del Comitato Centrale Nazionale dei Farmacisti. Personaggio molto conosciuto nell’ambiente sportivo, vista la sua militanza più che trentennale nel mondo del calcio.
Partiamo dalla scelta iniziale, perché ha deciso di appoggiare Ivo Panichi?
“Perché ci siamo parlati a cuore aperto. Sinceramente ero stato contattato anche da altri, ma Panichi mi ha esposto le sue motivazioni, la sua volontà di compiere un ciclo completo all’interno del Comitato. Mentre parlavamo mi ha colpito il suo entusiasmo e la sua chiarezza di idee, è scattata come una molla e mi sono convinto a dare una mano. Ho vissuto delle esperienze in alcuni casi simili alle sue e mi sono immedesimato in ciò che stava facendo, ed ho deciso di sposare in pieno il progetto che ora stiamo prospettando alle società della nostra regione”.
Quali ritiene debbano essere le linee guida del Comitato Regionale nei prossimi quattro anni?
“La massima trasparenza a livello amministrativo. Idee chiare per la ripartenza dell’attività una volta superato il Covid-19. Massimo coinvolgimento delle società nelle decisioni. Tenendo ben presente che alla base di tutto ci deve essere quell’entusiasmo che ha sempre accompagnato le nostre esperienze personali come dirigenti”.
Qual’è il punto dal quale vorreste eventualmente ripartire?
“Il nostro intento è quello di ricominciare dalle certezze. Ripartire da una base solida, ma cercando di apportare quelle novità e quei miglioramenti che si sono resi indispensabili. Per fare tutto questo abbiamo naturalmente bisogno dell’appoggio delle società, alle quali stiamo esponendo con chiarezza il percorso che intendiamo portare avanti. Non vogliamo che ci siano dubbi o ambiguità, siamo pronti a confrontarci e dare fino in fondo il nostro contributo. Alla fine se verremo premiati ci impegneremo a difendere gli interessi di tutte le società, ognuna delle quali è meritevole della medesima dignità”.
C’è qualcosa in particolare che l'ha colpita in positivo ora che state colloquiando con tante realtà diverse?
“Sto notando con grande piacere che questo rinnovo delle cariche ha portato una grande effervescenza in tutto il movimento calcistico. Ho sempre avuto la sensazione che il calcio fosse molto importante nel tessuto della nostra regione, ora ne ho la certezza. E’ palpabile nei dirigenti delle varie società la voglia di tornare ad essere protagonisti, di superare questo momento tanto difficile e ripartire di slancio. Credo che il nostro compito debba essere proprio quello di supportare al meglio tutto questo entusiasmo e questa voglia di fare, che saranno i motori in grado di spingere il nostro lavoro nel prossimo quadriennio”.
Dovendo indicare invece un aspetto, diciamo così, negativo di questa esperienza, quale le viene in mente?
“Sono portato a pensare in positivo e, come mio costume, mi sono immerso completamente e con passione in ciò che sto facendo. Diciamo che se le cose dovessero procedere per il meglio, dopo oltre 30 anni lascerò la dirigenza della Palmense. Ero appena maggiorenne quando iniziai a collaborare con la società e ovviamente non sarà facile pensare ad un distacco indolore, dopo tanto tempo si creano legami ed amicizie che durano tutta la vita. Ma a questo penseremo più avanti, ora tutti gli sforzi sono concentrati su questa esperienza elettorale che, al di la di tutto, trovo estremamente stimolante”.