ECCELLENZA. Stop dopo 5 giornate: il parere dei diretti interessati
Tutti consapevoli della difficile situazione, qualcuno avrebbe insistito altri condividono il blocco. Su un punto tutti d'accordo: non si ripartirà a novembre
Lo stop imposto all’attività sportiva dilettantistica dal Dpcm emanato ieri dal Governo, anche se atteso, ha finito per creare non pochi disagi alle società di Eccellenza che avevano già iniziato la stagione. Abbiamo voluto fare un punto della situazione, chiedendo ai diretti interessati se c’era la possibilità di andare avanti e quali saranno, a loro giudizio, gli sviluppi futuri.
Stefano Bonacci – Presidente Montefano
In queste condizioni non era assolutamente possibile andare avanti. Noi che purtroppo abbiamo avuto anche dei casi di positività, ci siamo trovati ad affrontare delle situazioni paradossali, specie per l’interpretazione del protocollo nella gestione delle quarantene, pertanto fino a quando non ci saranno dei chiarimenti decisivi, non credo si potrà continuare. Per tutto il resto valuteremo con attenzione le cose da fare, partendo dal presupposto che con un pochino di buona volontà si può far fronte ad ogni cosa. Un mese in più non sarebbe un dramma, mi sembra però di capire che non ci potranno essere allenamenti di gruppo, una situazione non semplice da gestire, mentre dal punto di vista economico si potrebbero trovare delle soluzioni, quello è l'aspetto che mi preoccupa di meno. Comunque gli errori sono stati fatti a monte, il campionato doveva iniziare prima e c’era bisogno di un maggiore coordinamento tra le società e la Federazione, questo tipo di chiusura personalmente mi lascia molto perplesso. Ora, anche volendo essere ottimisti, non credo si possa ripartire prima di gennaio, Covid-19 permettendo, ma anche qui credo che studiando a fondo la questione si potrebbero trovare le soluzioni per portare a termine la stagione. L’unica cosa che non si deve fre è continuare a tergiversare come è stato fatto fino ad oggi.
Giovanni Fioravanti – Presidente Atletico Azzurra Colli
Visto il legame diretto del nostro torneo a quello di Serie D ed anche il numero piuttosto limitato di squadre interessate, penso che continuare non sarebbe stato impossibile. Tutti abbiamo adottato delle precauzioni e ci muoviamo con molta attenzione, quindi anche per non buttare via tutto il lavoro fatto si poteva pensare ad andare avanti. Ora è chiaro che la situazione non è semplice da affrontare, anche in virtù dell’interpretazione dell’ultimo Dpcm che in pratica non consente allenamenti di gruppo, penalizzando quindi in maniera enorme il gioco del calcio. Il fattore economico penso si possa gestire, sapevamo dall’inizio che sarebbe stata una stagione anomala ed abbiamo fatto degli accordi per i rimborsi che valgono per tutta la stagione indipendentemente dai mesi. Tutti ci auguriamo di poter ripartire con regole certe, penso che se anche ciò avvenisse a gennaio non sarebbe una situazione ingestibile, ma è chiaro che se il contagio perdurasse, non vedo altre possibilità che annullare tutto e ripartire quando saremmo usciti definitivamente dalle problematiche legate al Covid-19.
Mario Marzetti - Direttore Sportivo Atletico Ascoli
Non sarebbe stato semplice, ma anche in considerazione del numero delle squadre coinvolte, si sarebbe potuto provare ad insistere. Certo la gestione dei positivi e delle relative quarantene è piuttosto complicata, purtroppo anche noi abbiamo fatto questa esperienza, ma con un pochino di organizzazione si poteva proseguire, visto che abbiamo adottato tutte le direttive sanitarie. Potrebbe anche essere giusto fermarsi e valutare la situazione, ma ho paura che una volta fermati chissà quando si ripartirà. Fosse solo un mese, si potrebbe gestire senza grandi problemi, su tempi più lunghi è tutto da capire come ci si potrà muovere anche da un punto di vista economico. Ci preoccupa di più comunque l'interpretazione che, a quanto pare, proibisce il contatto anche a livello di allenamento, a questo punto diventa difficile proseguire con programmi individuali in uno sport prettamente di squadra. Ovviamente vogliamo tutti lasciarci alle spalle prima possibile questa pandemia e se ci saranno da fare ulteriori sacrifici non ci tireremo indietro, saremmo disponibili anche a ripartire a gennaio e, con qualche infrasettimanale, provare a finire la stagione nei tempi prestabiliti. Pensando in positivo, se si tornerà a giocare vorrà dire che, almeno in parte, il Covid-19 sarà stato sconfitto, speriamo che ciò accada.
Marco Lucarini – Vice Presidente LMV Urbino Calcio
Secondo la mia opinione con diversi contagiati avuti in squadra, bloccati a casa per almeno 2 settimane, non era assolutamente possibile andare avanti. Credo siamo tutti consapevoli che in questo periodo se si facessero tamponi a tutte le squadre, sarebbe difficile non trovare ovunque qualche positivo. Oltre all'aspetto sanitario, che pure è molto delicato e riguarda il singolo individuo, c’è poi il discorso delle quarantene che coinvolge le famiglie e, sopratutto per chi ha un lavoro, diventa un problema dannoso oltre ogni misura.
Per coprire il periodo di stop ci stiamo organizzando con lo staff tecnico per dare ad ogni calciatore un programma specifico da svolgere a casa, ma non so come potremmo riprendere tra un mese senza aver fatto lavori di squadra. In merito all’aspetto economico, avendo già rimborsato 2 mensilità, dovremmo parlare con i ragazzi e capire la situazione, sopratutto sulla ripresa del campionato sulla quale ho molti dubbi. Al momento mi pare che le uniche strade percorribili siano l’annullamento della stagione, o al massimo valutare l’evoluzione del contagio ed al limite giocare tra la primavera e l’estate prossima, non credo ci siano molte alternative.
Sandro Santini – Presidente del Marina Calcio
Visto il nostro brillante inizio di stagione dovrei dire che sarebbe stato bellissimo andare avanti, ma purtroppo la situazione generale mi sembra piuttosto precaria ed avendo un numero sempre maggiore di partite rinviate, non avrebbe senso continuare. Per andare avanti il campionato dovrebbe avere una certa regolarità che ora purtroppo nessuno riesce a garantire. Nel mese di stop il lavoro vero sarà quello di provare a non far perdere la condizione fisica ai nostri giocatori, magari con lavori individuali, ma è chiaro che in uno sport di squadra se non si coordinano tutte le singole attività diventa quasi impossibile sviluppare qualcosa di positivo. A tutto ciò naturalmente andranno sommate le incombenze di tipo economico, cercheremo di non far mancare nulla ai nostri ragazzi, pur se ci saranno delle inevitabili difficoltà, almeno fino a quando le cose non torneranno a girare per il verso giusto. Per il futuro valuteremo in base all’evoluzione della pandemia, ma nel caso il blocco dovesse protrarsi per tutto l’inverno, direi che la cosa più giusta sarebbe riparlarne direttamente all'inizio della prossima stagione.
Nella foto: (sopra) Bonacci e Fioravanti - (sotto) Marzetti, Lucarini e Santini