E Matelica si ritrova in Prima categoria... Le reazioni in città
In piazza Mattei scritta offensiva rivolta a Canil e subito oscurata dal personale del Comune
MATELICA. Lo spostamento nel capoluogo dorico e il cambio di denominazione graduale della società biancorossa da Matelica ad Ancona-Matelica fino a diventare nel 2022-23 solo Ancona, ha causato non poche reazioni nella città dell'entroterra che nel giro di 48 ore ha cambiato completamente stato d'animo.
La conferenza stampa alla Mole e l'annuncio successivo del nuovo progetto di Mauro Canil che avrà come centro la città dorica, non è stato preso bene dai tifosi matelicesi che si sono subito posti mille interrogativi sul futuro dei loro colori sociali e del loro stemma, in quanto tra l'altro questo è l'anno del centenario della società fondata nel 1921. C'è chi non ha neanche atteso di sapere quali saranno i dettagli ed ha subito commentato negativamente sui social network, mentre c'è anche chi ha vandalizzato la parete esterna in legno di un cantiere in piazza Mattei con una scritta offensiva rivolta proprio a Canil e subito oscurata dal personale del Comune.
Proprio perché i toni si sono immediatamente alzati nel giro di poche ore e per fare un minimo di chiarezza, il patron biancorosso nella mattinata di ieri ha diramato una nota in cui chiarisce che «il calcio a Matelica non sparisce e soprattutto non sparisce il Matelica Calcio. La società sta lavorando al progetto di mantenimento del Matelica Calcio con il suo stemma e i suoi colori nella città di Matelica, riorganizzando il settore giovanile per quanto riguarda le categorie regionali e provinciali. Quanto prima informeremo tutti sui dettagli». Difficile e inopportuno fare ora ulteriori ipotesi, anche se è certo che al momento resta comunque la Fabiani Matelica in Prima Categoria guidata da Sabrina Orlandi, moglie di Canil. Così come resteranno le squadre giovanili del Matelica che non parteciperanno ai campionati nazionali. Adesso è inutile gettare altra benzina sul fuoco e lo ha compreso bene l'amministrazione comunale matelicese guidata dal sindaco Massimo Baldini che per ora si astiene dal commentare il lato sportivo di quanto successo.
Sono giorni caldi per Ancona, ma lo sono anche per Matelica. Il colpo di scena ormai c'è stato e le prime reazioni non si sono fatte attendere. Ora vanno chiariti nei prossimi giorni tutti i dettagli di questa vicenda, anche se l'intenzione dell'imprenditore veneto è quella di non lasciare Matelica da sola, cosa che ha ribadito anche durante la presentazione del progetto alla Mole.
(FONTE: CORRIERE ADRIATICO)