Condannato a 9 anni per un pestaggio, ma è irreperibile in patria
Ieri il Tribunale di Pesaro a condannato un giovane rumeno che però ha fatto perdere le sue tracce
Il Tribunale condanna l’autore di un violento pestaggio, ma ormai è irreperibile perché tornato nel suo paese di origine. Si tratta di un episodio che ha fatto molto discutere a Pesaro, città dove si sono svolti i fatti nel settembre del 2018. Un giovane di 19 anni di origini gambiane richiedente asilo, era stato trovato su una panchina al parco Miralfiore, riverso nel sangue e in stato confusionale. I sanitari dopo aver trasportato il giovane all’ospedale e dopo averlo sedato visto lo stato di shock, ricosntrarono ossa della testa fracassate, vertebre incrinate, uno stato di ipotermia. Probabilmente il giovane era stato vittima di una violenta aggressione poi lasciato al freddo per tutta la notte.
Le indagini avviate dai carabinieri portarono ad individuare in un 21enne straniero l’autore del pestaggio, il giovane ora si trova in Romania. Ieri il Tribunale di Pesaro si è pronunciato sull’accaduto condannando a 9 anni di reclusione e una provvisionale di 10.000 euro per aver provocato danni permanenti al giovane: perdita dell’udito e della vista. A rendere la cosa più grave è che si è persa ogni traccia del colpevole.