Filipponi (Atletico Ascoli): "Come categoria siamo poco tutelati"
Il capitano della squadra picena tra la possibile ripartenza dell'Eccellenza e la speranza del futuro
ASCOLI PICENO. Bandiera e capitano dell'Atletico Ascoli, Daniele Filipponi come tutti i suoi compagni di squadra è pronto per tornare in campo.
Filipponi, dopo la querelle tra CONI e FIGC, che idea ti sei fatto sull'Eccellenza: secondo te potrà ripartire?
"Tutti ci aspettavamo una risposta definitiva sul da farsi ma invece ieri non è arrivata e questo ci ha lasciati con molto rammarico e poche speranze. Ora sembra che la questione stia volgendo al meglio e l'Eccellenza potrebbe ripartire, chiaro che come categoria ci sentiamo poco tutelati e a tutt'oggi abbiamo poche certezze".
Come stai vivendo questa stagione segnata dal Covid?
"E' una stagione particolare fatta di annunci, false ripartenze, improvvisi stop...arrivano tante notizie destabilizzanti. Nel nuovo Governo manca poi un Ministro dello Sport e tutto il movimento percepisce paura per il futuro. Tante società non sanno come, se ripartiranno e in che condizioni. Noi all'Atletico Ascoli abbiamo una società forte e presente, siamo pronti e vogliamo ripartire".
Che calcio sarà quello del dopo Covid?
"Io spero che sia un calcio migliore ma prima bisogna tornare alla normalità. A tutti noi manca la partita, manca il campo, il contatto con gli spettatori, quell'adrenalina che abbiamo noi giocatori. Il Covid ha cambiato tutto, speriamo di tornare a vivere quei week-end che mancano a tutti, sia in campo che fuori dal campo, nella sua socialità declinata in tutte le categorie, penso ai settori giovanili e alle cene fra compagni di squadra. Il calcio è aggregazione ed è un elemento importante della vita e della quotidianità".