Denunciate 21 persone per illeciti sulla gestione dei rifiuti
I carabinieri forestali hanno trovato elementi che riguardano lo smaltimento improprio di 640.000 tonnellate di rifiuti speciali
Traffici illeciti di rifiuto speciali, denunciate 21 persone e 5 società specializzate. Si tratta dell’esito di una indagine iniziata nel 2018 da parte dei carabinieri forestali di Ancona, Macerata e Rimini, diretta dalla Procura distrettuale antimafia di Ancona. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, i traffici illeciti riguarderebbero 640.000 tonnellate di rifiuti speciali, oltre ad altri reati come furto, corruzione, reati fiscali, abusi d'ufficio e falsi documentali.
Tra gli indagati, titolari e amministratori di aziende (di trattamento rifiuti, ma anche edili e agricole), funzionari pubblici di enti locali, un tecnico di laboratorio, un ex sindaco di Arcevia (Ancona). I rifiuti speciali da demolizione, terrosi e organici, anche contaminati da inquinanti, tra cui idrocarburi, catrame, plastiche e metalli, provenienti da 50 cantieri nelle province di Ancona e Macerata venivano occultati (anche con scavi abusivi) in cave, terreni, impianti di gestione rifiuti con formulari di trasporto e certificati di analisi falsi. Accertati oltre 4.300 illeciti amministrativi per un importo complessivo di 14,6 milioni contestati a 188 società con sede legale in 17 provincie italiane di Marche, Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Campania, Umbria e Lazio.