L'Ancona nel Palazzo Federale? Tutto nella norma! Il motivo
Il trasloco della società nella sede di via Schiavoni non crea conflitti di interesse tra il club (professionistico) ed il Comitato Regionale Marche
Sono scaturite numerose polemiche negli ultimi giorni quando si è sparsa la notizia del trasloco dell'Ancona all'interno dello stesso palazzo dove risiede il Comitato Regionale Marche. Tuttavia il Resto del Carlino ha precisato come la società dorica abbia agito nella totale liceità e ne spiega i motivi. "Primo fra tutti - si legge - Il Palazzo federale è della FIGC di Roma, non della LND né tantomeno del Comitato Regionale Marche". Inoltre si sta parlando di una società professionistica. "In quanto a Palazzo federale abita anche la governance del pallone dilettantistico marchigiano e dunque, club non pro non soddisferebbero i requisiti di pacifica convincenza. Lì sì che le polemiche di molti potrebbero essere comprese. Ma non è questo il caso. L'Ancona disputa la Serie C, nulla a che vedere con il Comitato Regionale".
Non ci sono né conflitti di interesse né corsie privilegiate. "L'Ancona, magari dopo qualche contatto con il Comitato per capire se potevano esserci degli spazi liberi, non ha fatto altro che rivolgersi alla FIGC di roma che, evidentemente, ha già dato il suo via libera all'operazione. Tant'è che le voci, ormai molto più di idee concrete, descriverebbero una sorta di trasloco già in atto al piano terra dell'edificio di via Schiavoni. Per aggiungere un dettaglio: il Comitato sta soltanto ai piani superiori e ne occupa solo uno. Non più tutta l'immensa struttura, ormai da qualche tempo, anche nell'ottica di abbattere le spese del contratto di locazione che lo stesso Comitato corrisponde alla Federcalcio". Quindi anche l'Ancona, come fa il Comitato Regionale, dovrà pagare l'affitto alla FIGC Nazionale, e non alla FIGC Regionale come era stato erroneamente compreso in un primo momento.