Svolgevano false ristrutturazione per riscuotere il Bonus
Tre persone denunciate dalla guardia di finanza
La guardia di finanza di Ascoli Piceno smaschera una truffa ai danni dello Stato, tre persone finiscono nei guai. Le indagini coordinate dalla Procura di Ascoli Piceno avviate già da qualche tempo erano indirizzate a fare chiarezza su alcune frodi legate alle agevolazioni fiscali del famoso bonus per le ricostruzione edilizia del “Bonus 110%”. Secondo quando verificato dagli agenti sarebbero stati perpetrati reati a vario titolo come: truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche per circa 900.000 euro, auto riciclaggio, falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indebite compensazioni.
Le verifiche sono avvenuta anche tramite intercettazioni telefoniche,attraverso le quali gli uomini delle fiamme gialle hanno potuto accertare false operazioni di ristrutturazione edilizie o rifacimento delle facciate condominiali, la predisposizione di documentazione tecnico-amministrativa e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti allo scopo di maturare indebitamente crediti di imposta per importi milionari, da monetizzare attraverso successive operazioni di cessione comunicate all'Agenzia delle Entrate. A seguito della verifica dei lavori effettuati, è emerso che molti degli interventi in oggetto non erano stati eseguiti. A seguito di ciò due persone: un amministratore di condominio e un imprenditore edile sono finiti in carcere, mentre un professionista del settore è stato messo ai domiciliari con divieto di esercizio della professione.