PINTURETTA. Verdecchia: "Designazioni senza senso, siamo allo sbando"

PORTO SANT’ELPIDIO. La Pinturetta Falcor, uscita sconfitta dallo scontro play-off con la Cuprense, non ha digerito affatto la conduzione della partita da parte del direttore di gara. Si fa portavoce del malcontento il presidente Stelio Verdecchia (foto) che sottolinea alcuni aspetti di questa vicenda:
“Per dirigere questa gara sono stati cambiati tre arbitri – sottolinea il presidente - quello designato inizialmente si è ammalato, prima lo hanno sostituito con un altro che poi è stato dirottato al derby del girone C, tra Real Elpidiense e Casette d’Ete. Sinceramente non capiamo in base a quale graduatoria il derby di Sant’Elpidio a Mare dell’altro girone, sia più importante della nostra gara con la Cuprense. Resta il fatto che alla fine da noi è arrivato un ragazzino senza nessuna esperienza, talmente giovane da non avere nemmeno la patente di guida.
Nulla contro contro di lui, ma nel corso dei tanti anni vissuti in queste categorie – continua Verdecchia - abbiamo capito che queste gare, tra squadre entrambe in lotta per un posto nei play-off, occorre un arbitro di polso e di notevole esperienza, come era stato deciso inizialmente. Questo ragazzo non ha, ed obiettivamente non può avere ancora, la necessaria autorità per imporsi in campo su dirigenti e giocatori, molto più avvezzi di lui a queste confronti delicati. Risultato di tutta questa vicenda? Una gara falsata da alcune decisioni che hanno finito per penalizzare in maniera decisiva la Pinturetta e che continueranno a ripercuotersi sulle nostre teste anche nelle prossime settimane”.
Il presidente è un fiume in piena: “Noi non ci stiamo a passare per coloro che alla fine accettano tutto, piegano la testa e vanno avanti. E’ vecchia anche la storia che gli arbitri sono pochi e bisogna accontentarsi di ciò che abbiamo. Non mi pare infatti che ad inizio stagione, quando c’è da iscriversi e pagare, chi di dovere si faccia tanti scrupoli. Non ci sono gli arbitri? Benissimo! Allora diciamo subito che possiamo iscrivere un certo numero di squadre, mettiamo dei paletti. Chi resta fuori se ne fa una ragione e si dedica ad altro, i posti son quelli e di più non è possibile. Pazienza!! Smettiamola però con la solita favoletta secondo la quale senza arbitri non si giocano le partite. Verissimo, però ricordiamoci sempre – conclude amaramente il presidente Verdecchia - che per giocare ci vogliono le squadre che dietro di loro hanno delle società, anche se vengono a mancare loro non si può giocare! Se andiamo avanti così, purtroppo a questo arriveremo”.
