JESINA, il perchè della crisi: avvio choc e futuro da ricostruire

JESI. Cinque giornate, un solo punto, nessuna vittoria al “Carotti”, un allenatore già esonerato e una squadra in evidente difficoltà. È questo il bilancio, amaro e preoccupante, del ritorno della Jesina nel campionato di Eccellenza.
Dopo la trionfale promozione dello scorso anno, la realtà ha colpito duro: il passo tra entusiasmo e crisi si è rivelato più breve del previsto.
Un crollo imprevisto
Il Comunale, che fino a pochi mesi fa era teatro di festa, è diventato terreno di conquista per chiunque vi metta piede. Trodica, Fermignanese e Fermana hanno lasciato Jesi con i tre punti in tasca, mentre l’Osimana ha estromesso i leoncelli già al primo turno di Coppa Italia.
L’unico lampo nel buio è arrivato a Monte San Giusto, con il pareggio per 2-2 dopo una rimonta da 0-2, che aveva illuso i tifosi di una possibile inversione di rotta. Ma la scia negativa è ripresa subito.
Malavenda fuori, dentro Puddu
Il primo a pagare è stato l’allenatore Giammarco Malavenda, esonerato dopo la sconfitta in Coppa Italia. Al suo posto è arrivato Giuseppe Puddu, una scelta coraggiosa che sa di scommessa.
Il cambio in panchina, però, non è bastato a placare le scosse interne: sono seguite le partenze di tre giocatori simbolo — il capitano Lapi, Giovannini e Corneli.
Per Lapi si tratta di una decisione personale, una rescissione consensuale legata a motivi extra calcistici; per Giovannini, invece, pesano le difficoltà nel ritrovare una condizione fisica adeguata. Corneli ha seguito la stessa strada, segno di un ambiente in ebollizione.
Un’eredità pesante e una rosa da ricostruire
A rendere tutto più complicato è stata anche la mancata conferma di due protagonisti della promozione, il bomber Cordella e il regista Paradisi. Due assenze che pesano come macigni su una squadra in cerca di identità e punti.
Il presidente Giancarlo Chiariotti non nasconde la delusione, così al Resto del Carlino: “Un inizio difficile, certo, ma non ce lo aspettavamo fino a questo punto. La serie negativa ci ha costretti, con grande rammarico, a prendere decisioni dolorose. Ora serve compattezza: stiamo già lavorando per rinforzare la rosa e invertire la rotta”.
Il futuro? Da riscrivere subito
Con appena un punto in classifica e un morale ai minimi storici, la Jesina deve ritrovarsi in fretta. La società promette nuovi innesti, ma il tempo stringe. Servono risultati, fiducia e un segnale forte per riaccendere un ambiente che, dopo anni di entusiasmo, rischia di spegnersi troppo presto.
Scritto da La Redazione il 10/10/2025














