LE IENE. Pagare per giocare? Salvatore Bagni tira dentro la Vis Pesaro
L'inviato Luca Sgarbi si è finto il fratello di un promettente calciatore con un obiettivo preciso: capire cosa accade davvero dietro le quinte dell’accesso alle squadre professionistiche in Italia

Pagare per giocare tra i professionisti? E' il tema al centro di un servizio di stasera del programma Le Iene (Italia 1) che smaschera Salvatore Bagni, ex calciatore di Napoli e Inter, oggi attivo nel mondo dello scouting.
L'inviato Luca Sgarbi si è finto il fratello di un promettente calciatore 17enne con un obiettivo ben preciso: capire cosa accade davvero dietro le quinte dell’accesso alle squadre professionistiche in Italia.
"Noi meno di 30 mila euro non facciamo con nessuno" rivela Bagni, alcuni di quelli che avrebbe piazzato "pagano due 30mila euro e uno 40mila. Sono tutti imprenditori, perché non lo può fare l’operaio".
Per Bagni, il valore del fratello dell’inviato sembra solo una questione di soldi. Nessuna richiesta di vedere un video, una partita, una sintesi. Nessuna valutazione autonoma.
A proposito dei metodi di pagamento, Bagni spiega: "Noi andiamo sempre sul cash". E per chi non può pagare in nero, c’è l’alternativa: "Se proprio si è impossibilitati, si può fare una sponsorizzazione". L’obiettivo? Piazzare i ragazzi, a prescindere dal talento. "Ti dico, la C non è un problema: chiamo, chiedo un favore". Bagni esplicita la dinamica: "Quando il direttore ha detto all’allenatore 'gioca titolare', gioca titolare". E specifica: "Alla Vis Pesaro sicuramente ti fanno giocare titolare. Perché me lo aveva già detto per quel ragazzo...".
Come riporta Il Mattino, ad entrare in scena è quindi Michele Menga, Ds della Vis Pesaro: "Poi la nostra fortuna è che io non nascondo niente perché la mia società è al corrente di tutto, dalla cosa sbagliata alla cosa giusta. Adesso è stata fatta una cosa sbagliata, lui (il mister?, ndr) lo sa". Ancora: "Io non mi siedo a tavolino con tutti, mi siedo qui con Salvatore Bagni che è una istituzione del calcio italiano. Purtroppo certi ragazzi che non hanno questa fortuna e magari hanno delle doti importanti e non vengono messe in mostra perché non possono finanziariamente a meno che io non sia un fenomeno ... non c'è niente di male perché lo fanno i giocatori di serie C, serie B e serie A". Poi una precisazione: "Se tuo fratello gioca 20 partite, gli diamo 20 possibilità e fa 18 cagate, te lo dico prima, non possiamo andare avanti".
Totale imbarazzo quando l'inviato de Le Iene svela a Bagni la verità: "Com’è che una persona come te che hai vinto degli scudetti, che hai giocato con Maradona, vieni a fare queste cose? Andare a chiedere delle cose in nero alle famiglie… ma perché?”.
