Tra AtalantaFootballCamp e ritorno in panchina: parla Massimo Di Luca

Un anno passato lontano dalle panchine, ma sempre con lo sguardo attento rivolto al calcio dilettantistico e, soprattutto, ai giovani. Massimo Di Luca (foto), tecnico di lungo corso con 35 anni di esperienza, si prepara ora a vivere da protagonista un altro appuntamento importante: l’AtalantaFootballCamp di Pioraco e Sefro, che a fine giugno tornerà ad animare l’estate calcistica dell'alto maceratese.
“Anche quest’anno l’AtalantaFootballCamp maschile si sta confermando un successo”, racconta con soddisfazione. “Nelle due settimane di attività ospiteremo 110 ragazzi a settimana. È, numeri alla mano, il camp più frequentato delle Marche, ma anche il più partecipato tra tutti quelli legati all’Atalanta”.
Un entusiasmo che, però, non si rispecchia sul versante femminile: “Purtroppo il camp dedicato alle ragazze rischia di non ripetersi, le iscrizioni stanno andando molto a rilento. Un vero peccato, perché anche lì avevamo visto tanto entusiasmo e qualità”.
Nel corso della stagione, pur restando dietro le quinte, Di Luca non ha mai distolto l’attenzione dal panorama dilettantistico locale. “Certamente ho seguito i campionati dell’alto maceratese. Prima di tutto, i complimenti vanno al Camerino per la vittoria in Prima Categoria C. Un successo meritato, costruito da lontano, e che mi rende ancor più orgoglioso perché mio figlio Mattia ne è il capitano”.
Uno sguardo anche al girone F di Seconda Categoria, dove i risultati sono stati meno felici per alcune realtà del territorio: “Faccio i complimenti alla Cingolana San Francesco, al Ripe San Ginesio e al Sarnano per il percorso fatto fino ad oggi ma in un campionato è solo una squadra a vincere. Rinnovo i complimenti anche al Caldarola per aver creduto fino all'ultimo istante nei play-off. Purtroppo hanno avuto la peggio con la retrocessione due società della zona come la Sefrense e il Camerino Castelraimondo. La classifica ha rispecchiato il valore espresso in campo, ma dispiace aver visto queste due squadre in difficoltà".
E per il futuro? Di Luca lascia la porta aperta a un ritorno in panchina, ma con chiarezza e senza pretese: “Spero di tornare in campo. Ho dalla mia parte 35 anni di esperienza messi a disposizione dei ragazzi. Non ho particolari ambizioni, mi basta trovare una società seria. Dopo quest’annata sabbatica, avrei il tempo e la voglia di rimettermi in gioco”.
Tra passione, competenza e un forte legame con il territorio, Di Luca si conferma una figura di riferimento per il calcio giovanile e dilettantistico. E chissà che, dopo il camp, non sia proprio il rettangolo verde a riaccoglierlo.
