CHIESANUOVA. Impianto sportivo intitolato a Don Guido Bibini

CHIESANUOVA. Un nuovo inizio con una intitolazione speciale per guardare al futuro con rinnovate promesse di passione ed entusiasmo. Il Chiesanuova Football Club si allenerà e giocherà al “Don Guido Bibini”, si chiamerà così l'impianto sportivo dopo la bella cerimonia di ieri pomeriggio.
Una festa nel segno dei ricordi, della coesione che da sempre è il punto di forza di questa società e di questa comunità e all'insegna dell’orgoglio per quanto fatto dal 1967. Una frazione di nemmeno mille abitanti, una piccola realtà che ha saputo distinguersi nell’elite del calcio marchigiano. Autorità del mondo sportivo, istituzionale, ecclesiastico, delle forze dell’ordine, giocatori attuali e di una volta, dirigenti, tifosi, amici, tanta gente è voluta esserci nonostante il gran caldo.
Il lungo sabato biancorosso si è aperto con il canonico taglio del nastro. Quindi è stata svelata la targa, alla presenza di Maria Bibini, sorella dell’amato Don Guido e visibilmente commossa. Poi la benedizione da parte di Monsignor Claudio Giuliodori. Presentata da Angelica Mancini, la festa ha ripercorso fatti e uomini, dai pionieri che hanno fondato la società agli artefici in panchina o sul campo da gioco delle gioie più grandi.
“Questo stadio venne inaugurato nel 1980 con una partita contro l’Ascoli – ha affermato il presidente biancorosso, Luciano Bonvecchi - e nel 1986 intitolato a Sandro Ultimi, calciatore prematuramente scomparso. Sentivamo però il desiderio di ricordare Don Guido che più di tutti ha fatto per questa società in ben 38 anni di sacerdozio qui. Una figura fondamentale per la comunità, vicino alle famiglie e allo sport. L’intitolazione è frutto di un grande lavoro di squadra con il Comune. Colgo l’occasione per ribadire che non pensiamo solo alla Prima squadra. Sta nascendo anzi un progetto comune con le società Appignanese e Montecassiano. Noi siamo orgogliosamente chiesanuovesi, ma senza giovani non si ha futuro”.
Franco Capponi, sindaco di Treia, ha elogiato la società sportiva e i suoi tifosi “correttissimi” e aggiunto: “Questa intitolazione dimostra che valori dello sport e della vita possono camminare assieme. Abbiamo fatto un investimento importante per questa struttura, circa 1,6milioni di euro rispettando i tempi del PNRR (spogliatoi fatti dal Chiesanuova) e sottolineo la sostenibilità dell’opera, col manto riciclabile e il riciclo delle acque”. Capponi ha poi scherzato definendo Silvano Sacchi, il dg biancorosso, “il direttore dei lavori di restyling della struttura”.
Sono intervenuti anche il vice presidente della Regione Filippo Saltamartini, il presidente della FIGC Marche Ivo Panichi e l’omologo del Coni Fabio Luna.
Per l’epilogo un momento suggestivo. Una passerella d’onore per le grandi figure che hanno scritto la storia del Chiesanuova, infine ecco Alberto Meriggi, che nel 1980 diede il primo calcio allo stadio, passare la palla non solo simbolicamente ad un baby del Chiesanuova che ha tirato in porta. Il primo gol al “Don Guido Bibini”. Un calcio che proietta nel futuro proprio grazie a passato e presente fatti di passione, dedizione e unità.
