MACERATESE. Tartuferi: "Vittoria al Velox di un gruppo speciale"

Abbiamo avvicinato mister Carlo Tartuferi, fresco vincitore della 36esima edizione del Torneo Velox categoria Giovanissimi.
Mister, la stagione si chiude con un grande successo, dopo una finale alla fine più che meritata. Lei che partita ha visto?
“Innanzitutto faccio i complimenti più sinceri alla Recanatese,che ha dimostrato sia in questa partita che in tutto l'arco della stagione, di essere una compagine di assoluto rispetto: quando una formazione diventa campione regionale e arriva a giocarsi, da favorita, la finale di un torneo come questo, evidentemente ha nelle proprie corde qualcosa di importante. Pertanto onore ai vinti ma anche tanti meriti a noi, che abbiamo affrontato la gara con determinazione e cattiveria, disputando un primo tempo praticamente perfetto. Siamo stati bravi a far andare le gambe senza farci tradire dall’emozione e a dimostrare sul campo di aver assimilato a pieno quei concetti su cui abbiamo lavorato assiduamente dal 20 agosto scorso.
Nel secondo tempo, pronti via, abbiamo subito la rabbiosa reazione dei leopardiani, seppur in maniera forse sfortunata visto che la prima rete è arrivata da una punizione deviata e il secondo da corner: ma dopo quel terribile uno-due che penso avrebbe annichilito chiunque, siamo stati bravi a reagire e gestire la situazione, per poi chiudere la partita con quel contropiede che ha portato al fallo da rigore. Alla fine la vittoria per me è stata più che meritata".
Eppure il torneo non era iniziato nel migliore dei modi, con la sconfitta a Monte Urano. Dove hai capito che potevate arrivare in fondo?
“Prima della gara con Campiglione, avevamo programmato dei test match con tutte compagini del campionato regionale, tipo Sangiustese, Caldarola o Afc Fermo, nelle quali avevamo indubbiamente brillato. Ma a Monte Urano poi qualcosa è andato storto e gli episodi non ci sono girati a favore, sbagliando un rigore e almeno 5 occasioni nitide. Improvvisamente ci è crollato di nuovo il mondo addosso e sono riapparsi quei fantasmi già visti nel percorso di qualificazione ai regionali. Alla squadra ho detto solo una cosa: «adesso non siamo più quelli di settembre, ma abbiamo 8 mesi di lavoro alle spalle. Quindi calma. E ricordatevi che negli ultimi mondiali anche l'Argentina ha perso la prima partita, ma alla fine ha alzato la coppa. Pertanto stare sereni e pensiamo alla prossima». Alla fine è successo davvero. Il momento chiave forse è stato il rigore decisivo fallito dal Moie ai quarti: noi avevamo sbagliato il quinto e se Moie avesse segnato saremmo andati fuori. Lì ho capito che era un segno del destino.”
La vittoria al Velox sugella una stagione importante per i colori biancorossi, grazie anche alla promozione della prima squadra. Che annata è stata?
“È stata una stagione difficile dal punto di vista nervoso ma allo stesso tempo intensa ed importante. Ad agosto ho preso una squadra, praticamente nuova per due terzi di rosa. Sono arrivati tanti ragazzi visto che i 2010 a disposizione dopo la passata stagione erano soltanto 6 e dovevamo rinfoltire la rosa. Abbiamo dovuto creare uno spogliatoio, un gruppo…costruire un'idea di calcio…e soprattutto capirla, che a mio avviso è il compito più difficile, e c'era inevitabilmente bisogno di tempo.
Purtroppo la mancata qualificazione al campionato regionale, più per un sistema che non funziona che per demeriti nostri, ci ha complicato un po’ i programmi.
In una realtà dove ci viene chiesto di lavorare sul singolo, sulla crescita del ragazzo e non pensare al risultato, che in questo caso deve quindi assumere un ruolo marginale, è impensabile quanto incoerente dover giocarsi una qualificazione su due scontri diretti, dove basta sbagliarne uno che sei fuori o devi sperare in un coefficiente punti sufficiente. Se a questo aggiungi una composizione dei gironi fatta, per usare un eufemismo, non proprio con massima attenzione, dove ti trovi Academy Civitanovese, la squadra più forte in assoluto secondo me, la Robur, che ha nei 2010 il loro fiore all occhiello, e metto Corridonia, fresca semifinalista del Velox, ecco che tutto si complica. Siamo arrivati secondi ma per un coefficiente di 0,75 più basso siamo andati fuori.
Fortunatamente la società ha poi pienamente azzeccato la scelta di iscriverci al campionato Allievi Provinciali di Ancona, piuttosto che disputare il seguente campionato Giovanissimi, dove magari le gare che saremmo andati ad affrontare sarebbero state più “leggere”. E dopo un paio di partite di assestamento, in cui dovevamo per forza di cose conoscere il campionato, ci siamo tolti tante soddisfazioni.
Abbiamo lavorato in silenzio e a testa bassa, e la vittoria di ieri è stata la prova concreta di quanto fatto durante l'arco della stagione.
Sono contentissimo per i miei ragazzi: hanno raccolto ciò che hanno seminato ed ottenuto con merito ciò che si sono guadagnati con impegno e sudore, allenamento dopo allenamento. La vittoria è tutta loro.”
(Diego Cartechini)
