ACADEMY CFC, Rengucci: "Alzare il livello e puntare sul merito"

La grande sorpresa nel calcio giovanile è l'Academy CFC: in poco tempo sta diventando uno dei settori giovanili più importanti e professionali delle Marche. Un messaggio chiaro a tante società che pensano che il Responsabile Tecnico serva a poco. La CFC, invece, non la pensa così e con l’arrivo di Pier Paolo Rengucci ha intrapreso un percorso che, in pochissimo tempo, ha già dato un’impronta importante con risultati a dir poco meravigliosi a 360 gradi. Tramite il presidente Amagliani abbiamo raccolto le parole del diretto interessato.
Mister Rengucci, com’è stato l’approccio in questa nuova società?
"Lasciare Borghetto dopo 10 anni è stata la cosa più difficile, ma avevo bisogno di nuovi stimoli e motivazioni. Dopo vari incontri con diverse società, la CFC è stata quella che aveva l’input giusto per fare questo passo. Già dai primi incontri con la dirigenza ho elencato ogni particolare e i vari cambiamenti che bisognava fare per migliorare tutto il settore giovanile. Fin da subito ho visto da parte di ogni componente il sostegno e l’aiuto necessario per superare ogni ostacolo".
Ci sono state delle problematiche?
"I cambiamenti creano sempre timore e perplessità. L’aver trovato una società compatta sul da farsi e uno staff tecnico che già conoscevo quasi totalmente ha favorito l’approccio con la cosa più importante: gli atleti. Poi, qualche genitore nella fascia Esordienti capirà presto che non è più il tempo in cui i ragazzi venivano “parcheggiati” al campo per passare un’ora e mezza come all’oratorio. Siamo obbligati ad alzare il livello agonistico e di conseguenza i toni di richiamo non sono quelli da chierichetti. Da qui in avanti inizia la meritocrazia e giocano i migliori: non c’entrano la quota o le amicizie".
Com’è iniziata la stagione?
"A parte i lavori al centro sportivo Amadio, che ci hanno ritardato il suo utilizzo, già dai primi di luglio gli open day sono stati un bel successo, con un salto notevole nelle iscrizioni, sia in quantità che in qualità: siamo passati da 183 a 242 tesserati. Abbiamo 47 allievi, 43 giovanissimi, 48 esordienti e numeri importanti anche nelle fasce inferiori. Siamo partiti forte anche a livello di risultati: gli Esordienti 2013 hanno stravinto il torneo supervisionato dal Sassuolo, i Giovanissimi hanno tenuto testa all’Ancona rifilandole 5 gol nella seconda gara, e gli Allievi, con due vittorie su due, sono già a un passo dalle fasi regionali".
Quanti siete nello staff tecnico?
"Siamo una ventina di persone. Abbiamo 3 allenatori per ogni gruppo (Allievi, Giovanissimi, Esordienti, Pulcini) e 4 nella scuola calcio, un preparatore fisico e coordinativo, due preparatori dei portieri e un maestro di tecnica. Una vera piccola azienda per far migliorare ogni atleta".
Obiettivi vicini e lontani?
"L’obiettivo è sempre lo stesso: migliorare ogni atleta tesserato nell'Academy CFC, innalzare il livello di ogni reparto societario e soprattutto arrivare a fine anno con un atleta in più di quando siamo partiti".
Ha già lanciato tanti ragazzi nel professionismo: vede qui qualche promessa?
"Ragazzi bravi che possono ambire ad altri palcoscenici ne abbiamo in tutte le categorie, ma non è facile arrivare nel professionismo. Oltre al talento servono tante altre qualità, soprattutto mentalità e una fortissima personalità. Noi diamo la possibilità di farsi vedere: abbiamo già disputato amichevoli con Sassuolo e Cesena, e in programma ci sono altri test match importanti. Alcuni atleti sono già stati segnalati e saranno osservati da società professionistiche".
Scritto da La Redazione il 02/10/2025













