NOVILARA, 50 anni tra ricordi, emozioni e nuove sfide

Non è stata una semplice festa di calcio, ma un viaggio lungo cinquant’anni di storie, volti e ricordi. A Novilara, il traguardo del mezzo secolo del club è stato celebrato con una serata che ha trasformato il campo sportivo in una tavolata vivace, tra colori, maglie appese a ricordare ogni stagione e un’intera comunità riunita.
Più che i trofei, qui contano i legami: amicizia, spirito di gruppo e un forte senso di appartenenza. Non a caso, l’inizio della serata è stato dedicato ai pionieri, con un riconoscimento speciale ai tre soci fondatori ancora attivi: Eliseo Bruscia, Renzo Zonghetti (oggi presidente) e Massimo Zonghetti. A Bruscia è arrivata anche una targa dal Piobbico 90, segno di stima reciproca.
La festa è stata punteggiata da aneddoti che hanno strappato sorrisi e applausi. C’è chi ha ricordato il campo concesso dall’allora parroco in cambio di cinquanta ulivi, chi le manie di scarpe sempre lucide, chi l’irremovibile regola “sole, pioggia o neve, l’allenamento non si salta mai”.
Non sono mancati momenti di orgoglio sportivo: la memoria dei due campionati vinti, le voci dei protagonisti di allora e la determinazione della squadra di oggi, con il capitano Dario Gentili a rilanciare la sfida del futuro. A rafforzare il messaggio, la benedizione di don Pavel e i ringraziamenti di Bruscia a tutti i volontari.
La serata si è chiusa con un ricordo affettuoso: quello di Vincenza Ricci e della sua storica osteria, luogo di convivialità e insegnamenti, richiamato dalla nipote Francesca Tomassoli come simbolo di ciò che Novilara rappresenta ancora oggi — “il paese della bellezza e della bontà”.
Scritto da La Redazione il 11/09/2025













