GINESTRA: "Mi dissero che non potevo fare il portiere perché basso..."
"Ho scelto di restare a Matelica, qui il mio cuore e la mia storia"

Il Matelica, dopo sole quattro giornate di Eccellenza, guarda tutti dall’alto con 10 punti e la consapevolezza di avere le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista in un campionato che, per equilibrio e difficoltà, non perdona distrazioni. Merito in gran parte del nuovo tecnico, capace in poco tempo di amalgamare un gruppo rivoluzionato. Ma c’è anche una certezza che non cambia: tra i pali, da tre anni, c’è sempre Paolo Ginestra.
Un nome che per il calcio marchigiano e nazionale non ha bisogno di presentazioni: oltre 600 presenze tra i professionisti, esperienze in piazze importanti come Triestina, Livorno, Parma, Ternana, senza dimenticare i passaggi prestigiosi al Milan e all’Inter. E oggi, a 44 anni, ha deciso di scrivere ancora nuove pagine con i biancorossi.
«Ho sempre amato questo sport – racconta Ginestra sulle colonne del Corriere Adriatico – ma non sognavo di fare gol. Io volevo pararli. A Fano, da ragazzino, mi dissero che non potevo fare il portiere perché ero troppo basso. Poteva essere la fine di tutto, invece è stato l’inizio: palestra, piscina, lavoro quotidiano… sono cresciuto, mi hanno richiamato e ho esordito in campionato. Da lì non mi sono più fermato».
Il portiere ricorda con emozione gli anni trascorsi nei grandi stadi: «Alla Ternana ho lasciato una parte del mio cuore, quei tifosi mi davano un’energia incredibile. A Parma ho vissuto la gioia di vincere un campionato di Serie B. E poi i maestri incontrati: Guidolin, Donadoni, e soprattutto Mondonico, un uomo vero prima ancora che un allenatore».
C’è anche un record che custodisce con orgoglio: «Alla Fermana ho parato sei rigori consecutivi in Lega Pro. È ancora un primato a livello europeo. Sono cose che ti restano dentro».
Oggi Ginestra ha scelto Matelica, nonostante le offerte arrivate in passato: «Qui ho trovato serietà, passione e un progetto che mi ha convinto. Non mi sono mai pentito. Voglio continuare a difendere questa porta e dare il massimo per questi colori».
Il Matelica può contare su un gruppo in crescita, ma anche su un leader che, con la sua esperienza, continua a essere molto più di un portiere: una garanzia e un esempio per i compagni.
Scritto da La Redazione il 30/09/2025














