CARASSAI. La società protesta: "Meritiamo rispetto"

CARASSAI. Non è iniziata nel migliore dei modi la stagione del Carassai che partecipa al campionato di Terza categoria (girone G). Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci dal direttore sportivo Pino Medori (foto), che racconta lo svolgimento dell’ultima gara. In seguito abbiamo sentito telefonicamente il dirigente che nel suo commento auspica maggiore rispetto ed attenzione verso una società storica del movimento dilettantistico marchigiano.
“Spett.le Redazione,
sabato scorso è andata in scena al “Comunale” la gara Carassai – Pro Calcio, un incontro che tutti i tifosi del piccolo comune piceno aspettavano con ansia dopo il pareggio (1-1) della prima giornata in quel di Campofilone, gara per altro terminata non senza polemiche (fuorigioco molto dubbio fischiato sul punteggio di 1-1 a pochi minuti dal termine).
Nell’ultimo turno il Carassai era fortemente intenzionato a rilanciarsi e cercare il bottino pieno, viste le ambizioni che la società si era posta nel mercato estivo, culminato con l’arrivo di importanti elementi di categoria superiore nel proprio organico, decisivi per rinforzare il gruppo.
Si prospettava una bella giornata di sport, al di là del risultato finale, con una bella e calorosa cornice di pubblico, come nelle grandi occasioni con più di 150 persone a colorare di giallo e rosso gli spalti.
Primo tempo molto ruvido e spigoloso, con gli avversari sempre molto scomposti negli interventi, ma senza essere né richiamati né ammoniti. A farne le spese il forte centrocampista Keltis Gjeli, uscito per infortunio, mentre i locali al primo fallo importante venivano subito ammoniti. Primo tempo che si chiudeva sullo 0 a 0.
Ripresa che parte col Carassai più deciso in fase offensiva, con diverse occasioni create dal talentuoso attaccante Filippo Andrenacci. Da qui inizia una caccia all’uomo verso lo stesso calciatore che culmina con un sandwich tra due avversari aggravato da una gomitata “clamorosa” in faccia, sanzionata solamente con un giallo (ma era sicuramente da rosso).
Nel primo contropiede il Carassai subisce il goal dello 0-1 che innervosisce un po’ la squadra, a farne le spese è il capitano Corradetti che, per limitare l’ostruzionismo ospite, tenta di rialzare un avversario nell’ovvio tentativo non minaccioso di velocizzare il gioco, rimediando il secondo cartellino giallo (il primo era regalato).
Da premettere che pochi minuti prima era stato espulso il mister Pesic per proteste verbali dopo l’ennesima decisione arbitrale sfavorevole. Il Carassai nonostante sia rimasto in 10 uomini crede ancora al pareggio e alla vittoria, spinge ma con poca incisività in zona goal.
Verso il termine della gara la svolta clamorosa, all’ennesimo fallo subito, Andrenacci accenna una reazione, ma senza colpire l’avversario, l’arbitro si consulta con il giocatore ospite che dice: “…mi ha dato un pugno...” ed estrae il rosso. Nei minuti seguenti su un contropiede il Carassai, in 9 uomini, subisce il raddoppio dopo una serie di batti e ribatti e un doppio miracolo del portiere Spurio.
E per finire, la ciliegina sulla torta: il direttore di gara completa la giornata con l’espulsione (la terza in campo più il mister) dell’attaccante del Carassai Alessandrini, quest’ultima priva di qualsiasi logica e fondamento in quanto il nostro calciatore imprecava solamente verso se stesso. Quindi la partita finisce sullo 0 a 2 ma agli occhi del Carassai non senza una certa premeditazione del direttore di gara designato”.
Dopo il racconto dei fatti abbiamo voluto ascoltare direttamente l’opinione del direttore sportivo Pino Medori, queste le sue parole: “Quelli esposti sono i fatti, sembra incredibile ma è andata così, falsata una partita che sarebbe potuta finire probabilmente con un pareggio senza gli episodi sopracitati, ma ci può stare. Siamo uomini di sport e sappiamo per esperienza come vanno queste cose. Resta difficile da digerire l’operato dell’arbitro - continua il dirigente - il quale con le sue decisioni non ha influenzato solamente questa partita, ma il prosieguo del campionato.
E’ evidente che coloro che non conoscono i fatti possono farsi un’idea assolutamente fuorviante e del tutto errata della Società Carassai e di tutti i suoi tesserati. Carassai per la storia che ha alle spalle, con diversi anni di Promozione e Prima categoria – conclude orgogliosamente il diesse - non chiede favori, ma merita ed esige rispetto”.
Scritto da La Redazione il 13/10/2025














