CANESIN, tripletta e leadership: "Ho lavorato duro per partire forte"
L’attaccante della VR Macerata, già a quota 4 reti stagionali, racconta la sua rinascita e l’impegno di un gruppo che punta sulla serietà e sui giovani

Un’estate di lavoro, sacrificio e consapevolezza. È così che Filippo Canesin (foto, vedi scheda), attaccante classe 1988 della VR Macerata, si è presentato ai nastri di partenza di questa nuova stagione. Dopo i 22 gol dello scorso anno, il bomber biancorosso è già ripartito con 4 reti in tre giornate, impreziosite dalla tripletta realizzata contro la Vis Faleria.
«Quest’anno sono partito forte – racconta Canesin – perché in estate ho deciso di lavorare in modo mirato con un mio compagno di squadra che è anche preparatore atletico. Gli ho detto che volevo arrivare pronto alla preparazione, far rendere il mio corpo al meglio ed evitare infortuni. Abbiamo fatto un lavoro specifico e sabato, dopo la partita, ci siamo abbracciati: gli ho detto che il merito è anche suo. È bello quando vedi che i sacrifici pagano».
La VR Macerata, reduce da anni positivi con mister Bonfigli, ha cambiato volto, ma non spirito. «Sono molto contento – prosegue l’attaccante – perché si lavora in modo serio e professionale. È chiaro che restiamo in un contesto dilettantistico, e la società punta a valorizzare i giovani, ma l’ambiente è sano e stimolante».
Canesin analizza anche la difficoltà del girone: «Appena ho visto i nomi, ho detto ai ragazzi che dovremo lottare per salvarci. È un campionato tosto, pieno di giocatori forti, anche da categorie superiori. Sabato abbiamo vinto 4-1, ma è stata tutt’altro che una passeggiata: non esistono partite facili».
Il gruppo biancorosso, però, sembra aver trovato il giusto equilibrio tra esperienza e freschezza: «Noi “vecchietti” – scherza Canesin – come me, Bertola e Benfatto, cerchiamo di dare l’esempio, ma ormai anche i ragazzi di 25-27 anni possono essere punti di riferimento per i più giovani. L’importante è continuare a lavorare così, con serietà e voglia di migliorare».
E come ogni attaccante che si rispetti, Canesin chiude con una battuta che riassume la sua mentalità: «Alla fine si gioca per divertirsi, ma per divertirsi davvero bisogna vincere. E nel mio caso – sorride – anche fare gol, perché se non segno non mi diverto mai».
Scritto da La Redazione il 06/10/2025















