TORRESE CALCIO. 50 anni di passione: serata da leggenda a Villa Zara

TORRE SAN PATRIZIO – È stata una serata che resterà nella storia. Un tripudio di emozioni, applausi e ricordi quella vissuta sabato nello straordinario scenario di Villa Zara, dove oltre 200 persone hanno celebrato con orgoglio i primi 50 anni della Torrese Calcio. Una festa vera, autentica, sentita. Una serata che ha saputo unire passato, presente e futuro sotto i colori biacazzurri di una delle società più gloriose del panorama calcistico fermano e marchigiano.
Sotto l’attenta regia del presidente Giancarlo Catini, cuore pulsante dell’evento e della società, si è ripercorsa l’incredibile cavalcata iniziata nel 1975, quando un gruppo di sognatori guidati da Gino Sollini decise che anche Torre San Patrizio doveva avere la sua squadra di calcio. E da quel momento, fu storia.
Sul palco si sono alternati nomi che hanno scritto pagine indimenticabili: il compianto Umberto Intorbida, figura leggendaria che diede slancio al movimento locale; Frediano Pettinari, il presidente vulcanico e amatissimo, artefice di tanti successi; Irenio Scarpecci, altro volto simbolo della società.
Una standing ovation ha salutato l’ingresso di Mario Di Camilo, il tecnico delle imprese epiche: suo il timone che ha portato la Torrese dalla Seconda Categoria fino alla Promozione, scolpendo il suo nome nella leggenda sportiva del paese.
Non sono mancati i ricordi di figure fondamentali “dietro le quinte” come lo storico segretario Candido Brugnini, il massaggiatore Peppe Vanni, i custodi Silvano Ciucci e Lauro Rastelli, che ha curato il campo per trent’anni con amore e dedizione.
Tantissimi anche gli ex calciatori, protagonisti di un’epopea fatta di grinta, sudore e gol. Impossibile nominarli tutti, ma alcuni meritano la ribalta: Giuseppe Bassarelli, con un passato da professionista; “Lu Magu” Paolo Coriolani, regista sopraffino; Sandro Di Ruscio, suo inseparabile compagno di centrocampo; Migliorelli e Strappa, i “gemelli del gol”; lo storico portiere Marco Paolini, il fortissimo Giancarlo Polinesi, il mancino di classe Federico Ruggeri, partito dalla Torrese per spiccare il volo in categorie superiori.
Lacrime, abbracci, cori da stadio. Un’atmosfera carica di affetto, di orgoglio e di una passione mai sopita. Il tutto sotto lo sguardo attento dei vertici federali, con la presenza del presidente del Comitato Regionale Marche Ivo Panichi, del presidente della Delegazione di Fermo Pino Malaspina e di altri dirigenti FIGC.
E ora, con il campionato di Terza Categoria alle porte, la Torrese guarda al futuro con rinnovato entusiasmo. A guidarla, il giovane mister Andrea Bartolini, affiancato dall’esperienza e dalla passione instancabile del presidente Catini. Perché la storia continua. E la bandiera biancazzurra continuerà a sventolare alta, fiera, nel cuore di Torre San Patrizio.
Scritto da La Redazione il 20/07/2025
























