Pavoni: "Dopo l'esperienza a Brescia, aspetto il progetto giusto"
Mister Pavoni Luca Pavoni tra passato e futuro: "Il passato tutto da incorniciare, sia per esperienze che per risultati ottenuti, e alleato più importante per la mia crescita professionale. Da 9 anni il calcio è diventato un lavoro a tutti gli effetti e non posso farne a meno, a volte mi rendo conto di mettere da parte la famiglia ma non potrei fare diversamente".
Il suo curriculum anche se come collaboratore tecnico/match Analyst è di tutto rispetto, ha lavorato in piazze importanti.
"Sì, dopo il primo anno come allenatore a Camerino (categoria Giovanissimi), sono passato alla Maceratese in Lega Pro con mister Bucchi che ancora ringrazio per la possibilità che mi ha dato. Insieme siamo passati al Perugia in Serie B e poi la chiamata a Sassuolo. Nel 2019/20 ho allenato il Portorecanati in Promozione e l’anno successivo sono approdato alla Sambenedettese con Mister Zironelli in Lega Pro. Nella stai 21/22 sono subentrato a Servigliano in Eccellenza e in questa attuale stagione 22/23 la chiamata del Brescia calcio Serie B. 9 anni di cui 3 come allenatore. Posso dire di sentirmi pronto per allenare una piazza importante tra Eccellenza e Serie D, ammesso che arrivi la chiamata".
Quindi lascerebbe i professionisti?
"Se arrivasse la chiamata giusta e che mi aspetto non ci penserei un secondo. Ho voglia di mettermi alla prova, in una società con un progetto ben preciso a medio-lungo termine dove si possa lavorare con uno staff preparato, mettendo in campo quello che ho appreso in questi anni di studio".
Quindi per il suo futuro vorrebbe una piazza tra Eccellenza e Serie D?
"Sì, credo sia arrivato il momento giusto. Sto facendo dei colloqui con preparatori atletici, con qualche ex calciatore di mia conoscenza che mi faccia da secondo e un collaboratore per cercare di costruire uno staff preparato di tutto rispetto".
Mi potrebbe fare qualche nome di società in particolare?
"Per rispetto delle altre non credo sia il caso, ma nelle Marche ci sono piazze affamate di calcio che da anni non fanno categorie importanti. Mi piacerebbe avere la panchina per cercare di portare un po’ di entusiasmo con i risultati coinvolgendo il pubblico come 12° uomo".
Vorrebbe restare nelle Marche?
"Se ci fosse la possibilità sì. Sono diversi anni che lavoro lontano da casa, ma se non fosse mi sposterei tranquillamente, è il mio lavoro".
Per quanto riguarda la rosa e i giovani?
"Questo è il punto importante. Bisognerebbe avere un mix di giovani e grandi per molti motivi, ma quello che voglio e che pretendo è un gruppo di persone vere, senza teste calde, per creare uno spogliatoio sano, un gruppo forte che alla fine della stagione possa portare qualche punto in più anche nella giornata no".
Ha in mente, visto che viene da questa stagione tra i professionisti, nomi di giocatori under e over a cui affidarsi?
"Sì, ho tutto sotto controllo sia per gli over che per gli under e non mi spaventa lavorare con i giovani, basta usare la chiave giusta".
Allora le faccio un grosso in bocca al lupo.
"Crepi il lupo e grazie".
(Diego Cartechini)