Torneo delle Regioni, rappresentative... "Programmazione di qualità"

La stagione del calcio giovanile è in dirittura d’arrivo visto che i campionati regionali Allievi e Giovanissimi sono a meno cinque giornate dalla conclusione, le rispettive rappresentative si stanno preparando per partecipare al Torneo delle Regioni che per l’occasione si disputerà a Milano in occasione dell’EXPO senza dimenticare le finali nazionali che assegneranno lo scudetto tricolore nelle diverse categorie. Insomma, non manca nulla per concludere una stagione in grande stile della quale ne abbiamo parlato con il delegato tecnico del comitato regionale Marche Floriano Marziali (foto).

Siamo ormai in dirittura d’arrivo, stagione in positivo?
“E’ presto per dirlo ma direi di sì. Dobbiamo essere ottimisti. Abbiamo fatto una programmazione molto dettagliata per cercare di fare in modo che l’attività possa poi sfociare in quegli aspetti, che non sono solo le finali nazionali e le rappresentative, che sappiamo essere molto importanti e da non perdere mai di vista per la formazione dei ragazzi, aspetti questi indispensabili per la crescita complessiva del giovane calciatore”.

Tantissimi impegni in un finale di stagione zeppo di appuntamenti con tante finali regionali e nazionali senza dimenticare il torneo delle Regioni.
“Sappiamo che nel finale di stagione ci sono tantissimi impegni per le squadre e per le nostre rappresentative che si stanno preparando per il Torneo delle Regioni che si giocherà nel periodo in cui il mondo ci guarda visto che si svolgerà proprio in occasione dell’EXPO”.

Una collocazione importante...
“Direi proprio di sì vista la valenza dell’evento”.

Rappresentative, finali regionali e nazionali, tornei prestigiosi...non manca proprio nulla?
“Verissimo. Questo mi permette di sottolineare che le Marche sono state anche elogiate a livello nazionale per l’attenzione che pone verso i tornei in un periodo molto delicato della stagione. In questa direzione abbiamo lavorato affinchè tutto si svolga nel rispetto delle regole senza creare problemi ai ragazzi in un periodo molto delicato per lo studio; siamo alla fine dell’anno scolastico e non vogliamo creare loro delle negatività. Se stiamo attenti al livello di programmazione questo significa che l’attività, anche se intensa, si può svolgere non solo regolarmente ma soprattutto con tanta qualità”.

In questo momento non si parla più di formule ma di qualità tecniche dei protagonisti. Un passo avanti?
“Direi di si. Sono convinto che bisogna stare attenti alla qualità dell’intervento. Quando c’è la qualità del lavoro svolto dalla società, dai tecnici che ritengo fondamentale, i format possono anche cambiare ma se manca la qualità possiamo inventarci tutti i format che vogliamo ma non cresceremo mai. Se sul campo lavoriamo male, ci alleniamo poco e male pensando solo al risultato non aiutiamo i giovani a crescere”.