Bruno Battista lascia la presidenza AIAC di Macerata!
Vai alla galleriaMACERATA. Il calcio, il campo, le regole. Per 30 anni anima del calcio maceratese in tutte le salse, da 11 presidente dell'AIAC di Macerata, una vita spesa nel mondo del pallone ad informare e tirar su colleghi più giovani. Bruno Battista (foto) lascia la presidenza provinciale, il calcio maceratese non sarà più lo stesso. Un addio al movimento? Conoscendolo, sarà un arrivederci. Lascia ai nuovi, anche se resterà nel direttivo. Era il giugno 1986 quando Bruno Battista, fresco di patentino di allenatore del Settore Tecnico FIGC, entrava a far parte dell’associazione allenatori calcio (AIAC). Quasi 20 anni di straordinari momenti trascorsi al fianco del mito Giancarlo Coppari, prima come Segretario Regionale e poi Vice Presidente Provinciale, fino all’ultimo decennio vissuto in prima fila come presidente di un gruppo maceratese che è sempre stato un fiore all’occhiello per l’assoallenatori in ambito nazionale. Chi può dimenticare le gite in ogni dove ad ascoltare allenatori di Serie A in giro per la Penisola? Le ormai imminenti dimissioni – forse per molti un fulmine a ciel sereno – hanno precise motivazioni e sono in coerenza con il personaggio “Bruno Battista” che precisa: "Più che dimissioni direi un naturale avvicendamento che già da alcuni mesi avevo preavvisato al Direttivo, causa esigenze di carattere professionale (ed in parte per ragioni di salute che per fortuna sembrano superate) che non mi consentirebbero più di mantenere impegni che questa associazione ed i nostri iscritti meritano - il suo commiato -. Nessun trauma nel passare la mano ad amici e colleghi che sicuramente hanno più tempo da dedicare all’AIAC, senza peraltro rinunciare di rimanere nel direttivo provinciale per continuare a dare il mio onesto contributo per l’attività associativa. Sono sempre stato molto critico (anche al di fuori dell’AIAC) nei confronti di quanti vogliono restare “aggrappati alla poltrona” fino all’ultimo respiro o solo per il pavoneggiarsi di un titolo e una qualifica che poi disattendono: le grandi organizzazioni funzionano finchè c’è competenza, entusiasmo e tempo da dedicare, se viene a mancare una di queste componenti è giusto fare un passo indietro! L’attività dell’AIAC si basa prevalentemente sulla disponibilità di tempo che ognuno può offrire, un anno fa ho aderito alla richiesta di fare da “traghettatore” tra due generazioni di mister che ora sono il cuore dell’Assoallenatori maceratese, ma ora è il momento di mettere in campo le nuove forze dell’AIAC che insieme a diversi veterani sapranno rinvigorire un ruolo di assoluto prestigio nazionale che come gruppo provinciale vantiamo da oltre trent’anni. Credo di aver dato e ricevuto molto durante questa esperienza associativa e per questo ringrazio amici e colleghi con cui ho condiviso questo lungo percorso; sono certo che la “squadra” di Macerata non subirà alcuna ripercussione nel cambio della presidenza, anzi avremo degli input nuovi ed assolutamente propositivi che appartengono al Dna di chi ha dato la propria disponibilità all’attuale direttivo. La dimostrazione della vitalità della nostra base associativa arriva dall’eccellente risposta (oltre 80 iscritti) al Corso di Aggiornamento Tecnico riservato agli Allenatori di Base UEFA B che si terrà a Macerata il prossimo 9 settembre, una piccola soddisfazione per chiudere al meglio questa esperienza alla guida del gruppo provinciale e probabilmente uno stimolo in più per continuare a dare un valido contributo organizzativo all’AIAC".
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