CIVITANOVESE. Paolini e Ripari: gioia per la Serie D di 2 tifosi doc
CIVITANOVA MARCHE. Due personaggi molto conosciuti in città che hanno sempre vissuto da vicino le vicende della Civitanovese, festeggiano a fine gara la promozione in Serie D. Stefano Paolini (foto) speaker ufficiale della squadra e Carletto Ripari vecchio cuore rossoblu, ci parlano delle loro emozioni al termine della gara decisiva.
Stefano Paolini - Una gioia immensa, dopo che abbiamo vissuto anche momenti difficili. Non dimentichiamo che sette anni fa siamo ripartiti dalla Prima categoria. Grazie alla tenacia del nostro presidente Mauro Profili siamo riusciti a tornare in un campionato che la Città di Civitanova merita. Basta vedere tutta la gente oggi al “Polisportivo”, circa 5000 persone che la dicono lunga sulla voglia di calcio che si respira. Gara difficile, i ragazzi sentivano il peso di un confronto che poteva sancire in via definitiva l’approdo in Serie D. Avvio contratto, poi però dopo il rigore siamo stati bravi a portarla a termine, in pratica senza rischiare nulla. Una grande soddisfazione non solo per la tifoseria, ma per tutta Civitanova. Ora penso sia giusto ripartire da questo pubblico. Abbiamo visto che quando si offre uno spettacolo degno la città non fa mai mancare il suo appoggio, anche se per parlare di futuro è ancora presto, l’importante era salire in Serie D e oggi lo abbiamo fatto con pieno merito”.
Carletto Ripari – Veniamo da un periodo di sofferenza, la Civitanovese per il blasone, per la storia, per questo meraviglioso pubblico, non meritava le categorie nelle quali ha giocato negli ultimi anni. Questa gloriosa società doveva tornare nelle categorie che sono il suo palcoscenico naturale e finalmente siamo riusciti a salire in Serie D, sperando ci sia spazio anche per migliorare. Con un pubblico meraviglioso ed assetato di calcio come questo, che da diverso tempo è tornato ad incitare la squadra, nessun traguardo è impossibile. Questo successo va ad onore e merito di una squadra che ha sempre creduto nell’obiettivo finale e lo ha centrato con bravura. Non era affatto scontato che ci si riuscisse, sappiamo benissimo che talvolta il calcio può fare dei brutti scherzi”.