Monturano Campiglione: "L'arbitro di sabato? Comportamento indecente"
Il direttore sportivo Sfredda torna sulla gara di Montalto: "Non parliamo di episodi ma di atteggiamento. Sul rosso di Tidiane è stato qualcosa di indecente: chiediamo che ammetta l'errore davanti agli organi di giustizia. Sbagliare ci sta, certi comportamenti però non sono tollerabili"
MONTE URANO – Alza la voce il Monturano Campiglione e lo fa dopo la sconfitta rocambolesca in quel di Montalto, arrivata di misura, in un pomeriggio decisamente storto e non solo dal punto di vista tecnico. A rimarcare il punto di vista della società è il direttore sportivo Giuseppe Sfredda che racconta quanto accaduto sabato pomeriggio: “Partiamo da una premessa: tutti nel calcio sbagliano, a partire da noi dirigenti, i calciatori e i tecnici. Nessuno escluso e neanche i direttori di gara, ci mancherebbe altro. Sabato di errori del direttore di gara (Traini di San Benedetto, ndr) ci sono stati e sono anche sotto gli occhi di tutto. Ma ripeto, ci stanno nel calcio e non ci appelliamo neanche a quello. La cosa che realmente ci ha fatto infuriare è stato l’atteggiamento tenuto dal direttore di gara. Si è rivolto nei confronti di un nostro calciatore dicendo che aveva “rotto i …” per tutta la gara e in tono assolutamente fuoriposto”.
Poi l’attenzione si sposta su un episodio in particolare al centro dell’osservazione monturanese: “L’espulsione di Tidiane ha dell’assurdo visto che il nostro ragazzo non ha fatto assolutamente fallo ma il contatto è stato con un compagno di squadra. L’arbitro, dopo cinque minuti di proteste, è andato dal guardialinee sotto la tribuna chiedendo “chi è stato l’8? (Tidiane appunto, ndr)” e la risposta è stata “no, poi ti dico”. Ma nulla è cambiato e la decisione del rosso a Tidiane la stessa. Sorvoliamo sugli errori perché ci stanno in campo ma non accettiamo di essere presi in giro. Non ci siamo lamentati con gli arbitri quando alla tredicesima di andata eravamo penultimi e non mi lamento ora di episodi. Da fastidio il modo di comportarsi. Per questo chiediamo ufficialmente che il direttore di gara riconosca l’errore che tutti hanno visto per una giustizia che va ristabilita. Non ci interessa il successo a tavolino assolutamente ma solo l’ammissione di essersi sbagliato nella circostanza. Una ammissione che se non avverrà siamo pronti ad andare oltre, anche alla giustizia ordinaria. Se è una persona vera deve ravvedersi, su questo non ci passiamo sopra”.
Poi una precisazione anche per quanto avvenuto in campo: “I miei complimenti vanno ai giocatori e allo staff tecnico del Montalto che in campo si sono comportati benissimo, tenendo un atteggiamento corretto. Peccato invece per quello che accaduto fuori dal campo con qualche spintone che ha raggiunto il nostro presidente Liberini”.