ACQUAVIVA. Paoletti: "Sportivamente parlando è stato un miracolo"
ACQUAVIVA PICENA. Se esistono i miracoli nello sport, l’Acquaviva e il suo allenatore Francesco Paoletti (foto), la scorsa settimana ne hanno compiuto uno. Vincendo l’ultima di campionato contro il Monteprandone la squadra acquavivana ha infatti conquistato una di quelle salvezze che resteranno nella memoria dei tifosi. Citiamo un solo dato, alla ripresa dell’attività agonistica, dopo la pausa natalizia, la squadra aveva un solo punto in classifica, conquistato per altro alla prima di campionato. Una lunga serie di sconfitte, che sembrava non dovessero avere mai fine, stavano facendo precipitare nello sconforto tutto l’ambiente. Le parole di mister Paoletti chiamato a guidare la squadra alla fine di Ottobre.
Avventura al limite dell'incoscienza: “Quando mi hanno cercato ho visto subito che la situazione era abbastanza compromessa, tanto che alcuni miei amici all’epoca – ricorda l’allenatore - mi sconsigliarono anche di buttarmi in quell’avventura. Parlai con il presidente ed ebbi una buona impressione, inoltre mi dissero che c’era la possibilità di prendere dei rinforzi, mi fidai di loro e partimmo. L’approccio non fu dei migliori, c’era da lavorare a livello fisico, ma soprattutto c’era da recuperare l’autostima dei ragazzi, precipitati in una sorta di rassegnazione. Intanto continuavamo a perdere e le avversarie si allontanavano, anche se si vedeva che stavamo crescendo e la situazione migliorava".
Gruppo, società e mercato: "Consigliai qualche ragazzo e la società si mosse per prenderlo, anche se non senza problemi, quando sei ultimissimo è difficile che qualcuno ti segua. Siamo stati bravi e fortunati e dopo Natale è arrivata finalmente la svolta, un percorso incredibile con 29 punti in 17 partite. Merito del gruppo che si è integrato perfettamente ed ha avuto la pazienza e la tenacia di seguirmi, merito anche della società che ci ha sempre dato fiducia e si è mossa bene sul mercato. Un pizzico di merito penso di averlo anche io per aver creduto sempre in questa salvezza, un pochino fuori dal comune".
Dirigenti e staff di prim'ordine: "Colgo l’occasione per ringraziare il presidente Luigi Capretti e tutta la società per avermi dato questa opportunità, un pensiero particolare per il dirigente Quinto Pasqualini che è sempre stato al mio fianco. Non dimentico certo due artifici di questo piccolo miracolo sportivo, due persone che mi sono state vicine: il mio vice Saimon Gabrielli e il direttore sportivo Andrea Piunti. Ora ci dedicheremo ai festeggiamenti, già qualcosa abbiamo fatto, ma molto altro resta da fare, in città si è risvegliata la passione e non mancherà modo di onorare con diverse cene e dopo-cene questa stagione appena conclusa".
Emozioni indescrivibili: "Nessuno di noi penso dimenticherà le ultime partite, quando già poter agganciare il playout sembrava un miracolo. Sabato scorso al fischio finale, quando ci siamo resi conto di essere salvi, insieme al mio vice, al diesse e a Pasqualini ci siamo guardati in faccia e tutti avevamo le lacrime agli occhi. Un’emozione unica che solo il calcio vissuto a questi livelli ti può dare”.