Le società di Prima D in coro: "Ecco le nostre proposte per ripartire"
I presidenti hanno lanciato le loro idee: "Iscrizione gratuita, contributi a fondo perduto per chi ha settore giovanile, deduzioni e agevolazioni fiscali oltre a contributi ai Comuni per manutenzione o messa a norma degli impianti"
C’è tantissima incertezza e confusione sulle sorti del calcio dilettantistico e in questo contesto interviene l’iniziativa congiunti di diversi presidenti del Fermano e dell’Ascolano con proprie iniziative e proposte, soprattutto si tratta di società partecipanti alla Prima categoria D.
In questo momento di confusione ed incertezza in merito alle sorti del calcio dilettantistico marchigiano, segnaliamo l’iniziativa di diverse società del Fermano e dell’Ascolano, in particolare le partecipanti al girone D di Prima categoria. Una richiesta concreta di sostegno che arriva da una parte di società che durante l’emergenza si sono mosse spesso anche con gesti di solidarietà e al servizio della collettività, confermando che la priorità assoluta è il superamento della crisi prima salutare e poi economica.
“Alla luce del grande lavoro svolto nel corso degli anni, ed anche in questo difficile periodo storico, noi presidenti vorremmo che tutto il movimento possa avere un futuro e che questo tessuto sportivo, senza scopo di lucro, possa sopravvivere. E’ nostra intenzione continuare ad operare nella promozione sportiva e sociale nelle nostre piccole realtà urbane, spesso dell’entroterra ed alcune nelle zone del “cratere del sisma 2016”, permettendo a tutti i cittadini, in particolare i più giovani, di praticare sport a costi assolutamente contenuti. Siamo consapevoli che dopo questa dolorosa pandemia molte cose dovranno cambiare, e per fare in modo che il calcio possa continuare ad esistere, anche nelle nostre zone, ci permettiamo di proporre alcune soluzioni che possano per lo meno mitigare il devastante impatto del COVID-19 nel settore:
• Definire al più prestito la chiusura della stagione 2019/2020 con i relativi esiti e programmare un calendario per la ripartenza della nuova stagione, per quanto possibile, stabilendo le misure da adottare per il contenimento della diffusione del rischio COVID-19, per consentire alle società una programmazione tecnico-economico-finanziaria per le attività ed eventuale adeguamento delle strutture sportive da parte dei gestori e/o dei Comuni. Tale aspetto risulta fondamentale poiché si potrebbero presentare criticità nelle strutture esistenti e tempi lunghi per adeguamenti, che potrebbero compromettere l’iscrizione ai campionati di molte società;
• Iscrizione totalmente gratuita ai vari campionati dilettantistici, ivi inclusi costi per spese di gestione e tesseramenti, sia per le prime squadre che per i settori di base e giovanili;
• Rimborso di tutte le spese relative a prestazioni sanitarie (non previste in passato) che dovremo sostenere nei nostri impianti nei mesi a seguire, come ad esempio le varie igienizzazioni quotidiane e sanificazioni, dispositivi di protezione, le visite mediche, l’acquisto di materiale sanitario (mascherine per i tesserati ad esempio o i misuratori di temperatura), nonché il materiale di allenamento personalizzato e non ultimo le coperture assicurative per tutelarsi civilmente da eventuali danni provocati dal COVID-19.
• Un contributo a fondo perduto a tutte le società calcistiche che hanno il settore di base e giovanile, al fine di valorizzare l’importante funzione educativa e sociale che sarà messa a rischio dalla moltiplicazione dei costi. A nostro avviso sarebbe utile prendere in considerazione anche un eventuale aiuto finanziario alle famiglie, molte delle quali a causa del virus, non potranno più permettersi di pagare, anche se minima, la quota di partecipazione ai costi sostenuti dalle società.
Inoltre riteniamo fondamentale il ruolo dei Comitati Regionali e della Federazione che in questo momento così complicato per l’intero mondo dilettantistico, devono sottoporre agli organi istituzionali proposte che allo stato dei fatti risultano essenziali al fine del proseguimento delle nostre attività, ed in particolare:
• Deduzione fiscale del 150% del costo delle sponsorizzazioni destinate al calcio dilettantistico (in analogia al “super ammortamento” degli investimenti) da parte delle poche “eroiche” aziende che saranno in grado sostenere il circuito, a causa del completo stop delle attività produttive, diminuzioni di fatturato e delle negative previsioni economiche per i prossimi anni;
• Agevolazioni fiscali per le società sportive (per almeno un triennio) sul regime Iva del settore con esenzione totale dell’Iva sui costi e incameramento totale dell’iva sui ricavi;
• Contributi da elargire ai Comuni per la conduzione e manutenzione ordinaria degli impianti comunali, spesso gestiti poi dalle società sportive locali, che le mantengono e efficientano migliorando le infrastrutture pubbliche con lavoro di volontariato e molto spesso anticipando le risorse economiche necessarie.
• Contributi a fondo perduto per l’adeguamento e messa a norma degli impianti sportivi esistenti, spesso obsoleti e privi di condizioni che assicurino il rispetto delle normative igienico-sanitarie ed accoglienza del pubblico.
Le nostre sono proposte dettate dal buonsenso e dall’esperienza maturata spesso in tanti anni di attività nel mondo del calcio. Siamo certi che il documento possa essere una buona base di discussione ed anche uno spunto di riflessione per il Comitato Regionale e per la Federazione, chiamati nei prossimi giorni a prendere delle decisioni che potrebbe, mai come adesso, rivelarsi fondamentali per il futuro del calcio dilettantistico”.