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Il calcio dilettantistico guardi a Bergamo: "Torneremo a giocare"

In conference call i vertici del calcio locale hanno fatto il punto: "Se ci sarà spazio si riprenderà a giocare, ma con la tutela di tutti al primo posto"

Una speranza per il calcio dilettantistico del dopo Coronavirus arriva da Bergamo, la città italiana più falcidiata per contagi e vittime da Covid-19. "Noi non ci arrendiamo, vogliamo tornare a giocare". Questo quanto emerso nella conference call di mercoledì sera promossa dal Delegato locale della Figc Giovanni Capoferri (foto): più di 100 persone collegate, Dario Silini in rappresentanza del CRL, diversi Delegati provinciali, i vertici delle sezioni arbitrali e degli allenatori. Oltre ovviamente ad allenatori, dirigenti e presidenti di tutta la bergamasca, la zona che più di tutte in questo momento sta soffrendo in questa emergenza. L’incontro, che si è tenuto tramite l’applicazione Zoom sulla scia di quanto fatto da Alberto Pasquali e dalla Delegazione di Brescia, è servito per riunire per poco più di un’ora – anche se solo virtualmente – il calcio dilettantistico orobico ed è stato un (primo) momento di confronto e di ritrovo per parlare della situazione.

A fare gli onori di casa è ovviamente Giovanni Capoferri, che dopo il commovente “minuto di silenzio” per ricordare tutti quelli che sono deceduti in queste ultime strazianti settimane, ha lasciato la parola a Dario Silini, che ha portato i saluti del presidente Giuseppe Baretti: "È un momento difficile, soprattutto per noi. È un momento che ci tocca, il CR Lombardia cercherà di fare la sua parte come ha fatto fin dall’inizio. Se ci sarà spazio si riprenderà a giocare, ma con la tutela di tutti al primo posto".

La voglia di tornare a giocare è tanta, perché scendere in campo vorrebbe dire aver sconfitto il virus ed essere usciti dall’emergenza. La parte arbitrale è pronta, e in questo periodo di stop si è organizzata sul web: "C’è voglia di tornare alla normalità – le parole di Paolo Donini, Sezione di Bergamo – anche se non sarà così celere. Stiamo facendo lavorare i ragazzi con allenamento personale e con dei video-quiz per tenere allenata anche la mente, noi siamo pronti. Stiamo facendo riunioni online, purtroppo la situazione è questa. Noi siamo, ma non abbiamo sfera magica di quando si ricomincerà".

Bellissimo l’intervento di Massimo Ruggeri, rappresentante dell’AIAC di Bergamo, che usa anche qualche metafora calcistica: "Dobbiamo fare squadra ancora una volta e ancora di più, da allenatore e appassionato mi trovo a riflettere: solo 5 settimane fa il problema era la formazione da schierare nel fine settimana o quale impostazione dare alla partita, ci è cambiato il mondo sotto i piedi. È una prova forte e dura, ognuno di noi la vive sotto diverse dimensioni. Dello sport, che ci accomuna, del lavoro e degli affetti. Ora bisogna difendersi per restare in partita, poi ci sarà il momento di attaccare. Non vediamo l’uscita e abbiamo preso qualche gol, ma ne verremo fuori".
Insomma, il calcio dilettantistico bergamasco non ha nessuna voglia di arrendersi e vuole tornare presto in campo.

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  Scritto da La Redazione il 27/03/2020
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