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Movida a Civitanova: scoppia maxi rissa. Addio norme anti-contagio

Ressa a notte fonda sul lungomare. Studente all’ospedale dopo le botte, ragazzo picchiato per avere difeso la fidanzata

CIVITANOVA MARCHE. Più appiccicati non si può. Ma sì, così, tutti insieme appassionatamente, alla faccia delle (sacrosante) raccomandazioni di qualche uccello del malaugurio in camice bianco, come se neanche tre mesi fa non fossimo tutti tappati dentro casa con la strizza di finire all’ospedale da un giorno o all’altro o non soprassalissimo al primo starnuto del passante di turno, magari guardandolo pure storto.

Macché, cassandre. Ed è così che la movida degli smemorati, l’altra notte, sul lungomare di Civitanova, è finita nelle videocamere di telefonini e smartphone di residenti esterrefatti, come nelle inquadrature delle telecamere del Comune, immaginiamo, che pure sul lungomare non mancano. Ed eccolo un frame di uno dei video che girano sui social.

Un’ambulanza , un’auto di passaggio, la volante della polizia poco più avanti e calca tutto intorno. Distanze e mascherine? E chi l’ha viste. Un po’ di buonsenso? Non pervenuto. In fondo basterebbe poco ora che ci siamo guadagnati la libertà che abbiamo bramato per mesi guardando fuori dalle finestre di casa. Solo un pizzico di responsabilità, questa sì, individuale, perché non è che si possa chiedere alle forze dell’ordine di fare da cani da guardia anche alle nostre coscienze quando siamo in giro, né ai gestori di bar, ristoranti, discoteche, negozi e così via di rispettare protocolli alla lettera, se poi un metro oltre la soglia ognuno fa quel che gli pare.

Nella cronaca del sabato by night, malgrado in giro ci fossero divise in abbondanza (polizia, carabinieri e guardia di finanza), gli assembramenti sono un optional fuori mattinale e l’ordine pubblico fa registrare almeno due picchi di intemperanze.

Poco dopo l’una, i carabinieri sono stati chiamati davanti a uno stabilmento balneare sul lungomare centrale, dove s’era scatenata una maxi rissa tra ragazzotti per motivi ignoti, ma che si presumono futili. Calci, pugni e immancabile colonna sonora di improperi e schiamazzi, semmai le distanze non fossero già andate a farsi benedire. Uno studente di 17 anni, civitanovese, è stato soccorso dall’ambulanza della Croce Verde e portato al pronto soccorso dell’ospedale, dal quale è stato dimesso con dodici giorni di prognosi per trauma cranico, contusioni al torace ed escoriazioni varie.

Con l’ululato delle sirene è stato un fuggi fuggi di massa, così sono scattate le indagini per ricostruire come sono andati i fatti e identificare gli autori del parapiglia – tutti uccel di bosco, nel frattempo – anche attraverso le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza.

(FONTE: IL RESTO DEL CARLINO)

 

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  Scritto da La Redazione il 10/08/2020
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