"La normalità del calcio solo con i vaccini. Ripartire? Ho dubbi"
Lorenzo Gigli, capitano del Montefano: "Mai avrei immaginato di vivere gli ultimi anni della mia carriera in questo contesto"
MONTEFANO. Ventanni di carriera alle spalle, Lorenzo Gigli (vedi scheda), classe 1981, non avrebbe mai immaginato di giocare gli ultimi anni della sua carriera non solo contro le squadre avversarie ma anche contro un nemico più subdolo e invisibile come il Covid. E invece la realtà è tristemente questa. Il capitano del Montefano il virus l'ha preso a ottobre e per questo ha una sua convinzione:
"Il calcio potrà tornare alla normalità solo con i vaccini, il calcio e la vita in generale: solo con una campagna vaccinale efficiente e tempestiva potremmo tutti uscire da questo incubo, altre soluzioni non ne vedo".
Gigli è da sei anni a Montefano, sarebbe pronto a ricominciare anche se lo vedrebbe un campionato falsato:
"Siamo arrivati al punto che bisogna prendere una decisione una volta per tutte, siamo a marzo e già è tardi anche perchè nel caso gli organi preposti decidessero di far riprendere l'Eccellenza bisognerà poi attivarsi per mettere a puntino i protocolli in modo da ripartire nella massima sicurezza. Ma qui potrebbero esserci dei problemi: in Eccellenza credo che non tutte le società riuscirebbero a far rispettare le normative, basta vedere quello che succede in Serie D con diversi rinvii ogni domenica. Una soluzione logica sarebbe ripartire l'anno prossimo magari iniziando prima la stagione, ricominciare ora con la sola andata, con le incertezze legate ai playoff, credo che verrebbe fuori un campionato falsato: stiamo a vedere cosa decideranno i vertici del calcio".
Stagione segnata dal Covid, Gigli è ancora incredulo per quello che sta vivendo:
"Mai avrei immaginato di vivere calcisticamente le mie ultime stagioni in questo contesto, dopo 20 anni di carriera mi rimane l'amaro in bocca. Pronto a ricominciare? Se lo farò è solo per dare un senso agli ultimi anni della mia carriera".