Ortolani (AIAC): "Proviamo a fermarci per ritrovare la tranquillità"
Il presidente dell'Associazione Allenatori, pur approvando la condotta del Comitato Regionale, auspica una riflessione di tutti i soggetti interessati
Sulle vicende che stanno investendo il mondo del calcio dilettantistico, fa sentire la sua voce anche l’AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio), per bocca del suo presidente regionale Angelo Ortolani (foto), attuale allenatore del Cupramontana (Prima categoria).
“Premesso che vicende come quelle di Trodica mi addolorano e fanno capire che siamo tutti sulla stessa barca e corriamo i medesimi rischi, ritengo utile sottolineare alcuni aspetti. Pur non essendo la mia Associazione in alcun modo coinvolta nelle decisioni federali - precisa il mister - ritengo assolutamente ineccepibile l’operato del Comitato Regionale, almeno fino ad oggi. Il problema è molto più grande di noi ed investe i massimi livelli istituzionali e le competenze primarie spettano alle autorità sanitarie. Come sottolineato sia da Cellini che da Panichi, i margini di manovra della Figc Marche in questa materia sono praticamente quasi nulli, pertanto inutile attendere decisioni che non possono arrivare. Detto questo – continua Ortolani – ritengo utile una riflessione generale da parte di tutti i soggetti direttamente interessati in questa vicenda. Le società sono confuse, tecnici e calciatori si sentono a rischio e molti stanno decidendo autonomamente di sospendere l’attività, insomma stanno suonando diversi campanelli d’allarme e magari rivedere i tempi d’inizio dei campionati, potrebbe forse aiutare tutte le componenti a fare maggiore chiarezza e ritrovare la tranquillità".