Truffa del Verdicchio Doc, sette persone finiscono nei guai
Le indagini che hanno richiesto 5 anni, hanno portato ad individuare circa 900.000 litri di vino taroccato
Accusati di aver taroccato il Verdicchio, il vino bianco più famoso e venduto delle Marche in Italia e nel mondo, sette persone vengono riviate a giudizio per frode. Ad occuparsi della questione la Procura della Repubblica di Fermo, che al termine delle indagini, ha individuato circa 900.000 litri di Verdicchio Doc taroccato. Per sette persone è scattata la denuncia per associazione a delinquere, finalizzata alla contraffazione di vino a Doc Verdicchio dei Castelli di Jesi, frode in commercio, con l’aggravante prevista per i prodotti tutelati a marchio Doc.
La macchina della frode studiata dagli indagati, era semplice e ben organizzata, infatti le società acquistavano vino comunissimo, inserendolo nella tracciabilità della propria aziendale, per poi rivenderlo come Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc. Il vino taroccato era finito nel giro dei grandi marchi di distribuzione. Le indagini hanno richiesto circa 5 anni di attività, ed hanno portato a scoprire 873.160 litri di prodotto taroccato. Due sono le società coinvolte che si sono succedute nel tempo, dal 2013 al 2018 nella truffa, entrambe dell’Ascolano con cantina a Cossignano