Giostra e Vespasiani concordi: "Non ci sono le condizioni per giocare"
I dirigenti di Audax Pagliare e Valtesino pensano entrambi che solo dopo l'estate la situazione potrà tornare alla normalità
Non sembrano proprio esserci, in Seconda categoria, le condizioni minime per dare il via alla stagione. I dirigenti che abbiamo interpellato, anche se con sfumature diverse, sembrano tutti concordi nell’affermare che una ripartenza in tempi brevi del campionato appare improponibile. Non sembra diversa l’opinione di due dirigenti storici del calcio dilettantistico piceno, come Filippo Giostra (foto a sx) dell’Audax Pagliare e Alfredo Vespasiani (foto a dx) del Valtesino, con i quali abbiamo avuto il piacere di confrontarci
Filippo Giostra - “Il mio pensiero in merito alla questione è noto e lo avevo già espresso tempo fa. Ritengo che pensare di ripartire adesso, a pochi mesi dell’estate, secondo me non avrebbe senso. L’unica eccezione possibile potrebbe essere fatta per il campionato di Eccellenza, visto che sono state giocate un discreto numero di partite. Piuttosto con il ritorno della bella stagione, credo sia più opportuno cominciare a pensare alla ripartenza dei Settori Giovanili e delle Scuole Calcio all’aperto. Quello è il settore che soffre maggiormente e va seguito e supportato in tutti i modi. Per quanto concerne la Seconda categoria, credo che la cosa più logica da fare sia darsi appuntamento ad agosto per l’inizio della preparazione. Sempre nella speranza che tutto proceda per il meglio”.
Alfredo Vespasiani - “La mia idea e quella della società coincidono, con il perdurare di questa incertezza, non crediamo ci siano le condizioni minime per tornare in campo. Sarebbero troppi i rischi ai quali andrebbero incontro i tesserati, siano essi calciatori, tecnici o dirigenti. Il calcio, almeno a questi livelli, deve essere pura passione e divertimento, nel momento in cui queste componenti vengono a mancare e prevale la paura o il dubbio, meglio fermarsi in attesa di tempi migliori. Con l’inizio della campagna vaccinale, nel giro di qualche mese le cose potrebbero migliorare notevolmente, almeno questa è la speranza di tutti. Successivamente e nella massima sicurezza, quindi non prima di agosto/settembre, credo si possa tornare a svolgere la normale attività agonistica”.