"Se l'Eccellenza non riparte dove vado a marzo?"
E' l'interrogativo che si pone Falconieri (Anconitana) ma che vale per diversi giocatori del massimo torneo regionale che in attesa di conoscere le decisioni degli organi competenti hanno rifiutato offerte da altre categorie
ANCONA. Sono giorni di attesa per i giocatori dell'Anconitana che ormai da mesi sognano di ritornare in campo. Prendete Vito Falconieri, per esempio, uno che in carriera di soddisfazioni se ne è tolte tante: trascorre la giornata in compagnia della sua famiglia, dei suoi affetti, ma è dura stare fermi in disparte per chi ha sempre avuto il pallone tra i piedi.
"Sono tanto deluso, angosciato forse è il termine giusto - ha detto il capitano biancorosso al Corriere Adriatico -. Aspettavo buone nuove già in questa settimana, invece tutto è stato rimandato ai primi di marzo. Una settimana in più o una in meno cambia poco a questo punto, l'essenziale è che venga presa una decisione definitiva. O si o no: prolungare ancora è inutile".
Come vive questo clima di incertezza un giocatore?
"Malissimo. C'è gente come me, anche nella rosa di quest'anno, che ha famiglia. Per noi il calcio è un lavoro e per tale motivo torno a ripetere: si prenda una decisione definitiva una volta per tutte, in un senso o in un altro. A quel punto uno sarà libero di guardarsi intorno, accettare proposte, sempre che ancora siano valide. Io, per esempio, ne ho rifiutate diverse nei mesi scorsi, se l'Eccellenza non riparte dove vado a marzo? La Serie D è già a buon punto e chi doveva rinforzarsi lo ha fatto quando era il momento".