Mister Buratti sicuro: "Promozione e Prima categoria possono partire!"
Il tecnico del Casette Verdini, pur non nascondendo le difficoltà, crede in una possibile ripresa dell'attività agonistica
MACERATA. Dopo la riunione che si è svolta ieri sera con le società di Eccellenza, nel pomeriggio di oggi il Comitato Regionale sentirà i pareri dei dirigenti di Promozione e Prima categoria. Resteremo in attesa per seguire l’evolversi della situazione, ma se per l’Eccellenza sembrano riaprirsi le speranze di una ripartenza, per gli altri due tornei la strada sembra più difficoltosa. In merito a quanto sta accadendo abbiamo voluto sentire l’opinione di un diretto interessato, ovvero l’allenatore del Casette Verdini, compagine iscritta al campionato di Prima categoria, Roberto Buratti (foto).
Partire o non partire, qual’è la sua posizione mister?
“Mi sento quasi quotidianamente con i miei ragazzi e personalmente devo dire che tutti hanno grande voglia di rimettersi in gioco. Dopo un anno di stop forzato c’è la voglia di tornare in campo, di voltare pagina e provare a riprendere l’abituale quotidianità”.
Ovviamente si rende conto che non sarà semplice e che gli ostacoli solo numerosi?
“Sono ben consapevole della situazione ed è naturale che non sarà una passeggiata, ma sarei per provare. Partiamo da un punto preciso ed imprescindibile. Prima di tutto la salute di tutti gli addetti ai lavori: atleti, staff tecnici, dirigenti e tifosi, studiamo un protocollo adeguato e seguiamolo alla lettera. Forse il percorso potrebbe essere meno impegnativo di quanto si creda”.
Diciamo che pensa ad un modello simile a quello di Eccellenza e Serie D?
“Qualcosa del genere, ma saranno necessari dei contributi rilevanti ed una organizzazione efficiente, ma si può fare o almeno provarci. Parto da due semplici considerazioni. Andiamo verso la stagione calda ed il virus dovrebbe scendere, allo stesso tempo aumenteranno sempre di più i cittadini vaccinati e di conseguenza i soggetti a rischio saranno sempre di meno”.
Ci sono anche dei tempi da rispettare.
“E' ovvio, pertanto dovremmo partire dal Dpcm che scade il 5 marzo. Dopo quella data si potrebbe iniziare ad allenarsi. Ragionevolmente si potrebbe riprendere l’attività agonistica nel mese di Aprile. Di conseguenza avremmo tre mesi per un mini-torneo, un girone di andata, qualcosa del genere, sul format si può discutere, ma qualcosa potremmo fare, ne sono sicuro”.
Dare a questo scorcio di stagione una valenza ufficiale con promozioni, retrocessioni, play off e play out?
“Credo che se ne possa parlare, sarebbe un utile terreno di confronto, ma la cosa più importante è che daremo finalmente un segnale forte e deciso sulla volontà di riprenderci la nostra vita. Questi tre mesi potrebbero essere visti come un percorso di prova per la prossima stagione che dovrebbe partire a settembre. Un lasso di tempo utilissimo che aiuterebbe tutti ad applicare al meglio i protocolli e le eventuali nuove regole. Sarebbero una sorta di allenamento per tutto il mondo del calcio regionale. Anche il clima ci darebbe una mano e soprattutto potremmo finalmente dare il via a quella rinascita che tutti stiamo aspettando”.