Protesta di ristoratori e baristi in Ancona
I ristori non servono a coprire le spese, le associazioni di categoria chiedono aperture in sicurezza
Proseguono le proteste di baristi e ristoratori delle Marche, che ieri mattina di fronte al palazzo del comune di Ancona, hanno manifestato con un flash mob. Per l’occasione hanno allestito un piccolo locale a cielo aperto con tanto di tavoli e sedie, macchine da caffè, piatti e fornelli; una manifestazione pacifica che però ha portato allo scoperto il malumore di categorie allo stremo delle forze a causa di chiusure prolungate e dell’incertezza sulle riaperture e sui ristori.
Molte le testimonianze di ristoratori e baristi che fra spese di gestione e mancati introiti hanno dilapidato interi patrimoni, fra chi spiega che solo nel 2020 ha perso 60.000 euro ricevendo come ristoro solo 10.000 euro, altre attività sono state costrette a chiudere. Le associazioni di categoria chiedono aperture in sicurezza per consentire a imprenditori e famiglie di tornare a vivere.